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Abruzzo

Agricoltura, Dino Pepe: “Giunta Regionale molto Imprudente!”

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TERAMO – “L’assessorato all’Agricoltura è nel caos e in ritardo su ogni fronte” dichiara il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe. “Tanti inoltre si lamentano dell’assenza dell’Assessore Emanuele Imprudente sia sul territorio che presso la sede del Dipartimento di Pescara!”.

In questa situazione a rimetterci è il mondo dell’agricoltura abruzzese che ancora non riceve nessun aiuto concreto per la crisi economica causata dalla pandemia” prosegue l’ex Assessore Regionale all’Agricoltura della passata Giunta. “Gli allevatori sono abbandonati a se stessi mentre altre regioni hanno assegnato contributi a capo. Non va meglio nemmeno ai produttori vitivinicoli, che non hanno avuto alcun aiuto per lo stoccaggio del vino, e agli altri comparti del settore agricolo che patiscono i ritardi, per non dire l’indifferenza, da parte della Giunta guidata dal romano Marsilio”.

In questo scenario di incertezza il “bando covid”, con una dotazione di 9,5 milioni di euro, è stato un vero flop e ancora non si conosce la destinazione delle ingenti risorse avanzate a causa di un bando mal concepito che ha impedito a tanti soggetti di partecipare. Pandemia a parte, in questi due anni di “governo Imprudente”, il settore agricolo è rimasto in un vero e proprio limbo in Regione: non vi è stata nessuna ristrutturazione del dipartimento né alcuna modifica del Programma di Sviluppo Rurale (PSR), per non parlare delle promesse mai mantenute sul contrasto dei danni causati a produttori ed allevatori dalla fauna selvatica!” rincara Pepe. 

Nel corso della campagna elettorale delle Regionali del febbraio 2019 si sono sprecati fiumi di parole e soprattutto di promesse mancate. A dicembre 2020 la spesa del PSR restava ancora al di sotto del 50% (neanche la metà!), ovvero 10 punti percentuale sotto la media nazionale! Pochissimi i nuovi bandi pubblicati dal febbraio 2019! Le risorse per la viabilità rurale dell’area cratere sono state bandite solo nel 2021, ovvero a 4 anni dal disastro, nonostante la provvista di 46 milioni aggiuntivi fosse stata assicurata dalla Giunta regionale precedente. Relativamente poi alle nuove strategie che riguardano le risorse 2021/22 nessun confronto, dibattito, approfondimento né con le opposizione, né tantomeno con le parti in causa!” prosegue il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico. “E intanto, nel totale immobilismo della maggioranza di centrodestra e dell’Assessore Imprudente, il Dipartimento di Pescara si svuota: gli istruttori per analizzare le domande di finanziamento sono ridotti all’osso e ritardi inaccettabili a livelli di emergenza! Proprio questa appare la vicenda più grave, quella legata ai ritardi nelle istruttorie e nella pubblicazione delle graduatorie che bloccano un settore già in ginocchio. Che fine hanno fatto la misura 4.1.1. “sotto soglia” chiusa nel dicembre 2017?  La misura 4.1.1 “terzo sportello terremoto” chiuso a ottobre 2019? Le istruttorie del pacchetto giovani di giugno 2020? Le istruttorie relative al bando per l’agriturismo di novembre 2020? E le istruttorie delle filiere? Le macro filiere del settore olio e del settore ovicaprino sono state abbandonate a sé stesse cosi come tutte le micro filiere”.

L’accelerazione tanto strombazzata ai quattro venti insomma non c’è stata! Anzi, probabilmente si è verificato un rallentamento e non si ha traccia di una strategia, una politica della Giunta Regionale del settore primario. Come si pensa di spendere 60 milioni entro il 2021 in soli 9 mesi? Finora Marsilio e i suoi hanno scaricato tutto sulle giunte precedenti, ma adesso, dopo due anni, sarebbe infantile continuare con queste giustificazioni. Non ci crede infatti più nessuno!! In campagna elettorale avevano promesso velocità, meno burocrazia, riduzione dei cinghiali!! Invece dopo due anni regna la delusione e lo sconforto nell’agricoltura abruzzese…e non solo” conclude Dino Pepe.

Teramo

Inaugurata la sede della Croce Rossa a Teramo

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INAUGURAZIONE CROCE ROSSA TERAMO

In occasione dei 130 anni del comitato teramano è stato tagliato il nastro della nuova sede di Piano della Lenta in via Brandimarte. Inaugurati anche 4 nuovi mezzi in dotazione all’associazione.

TERAMO – Ci sono voluti 130 anni, ma alla fine la Croce Rossa ha ottenuto il suo spazio. In tanti ieri, mercoledì 15 maggio, hanno partecipato all’inaugurazione della nuova sede del Comitato provinciale di Teramo della Croce Rossa Italiana. La partecipazione è stata perfino superiore alle attese.

L’evento è stato organizzato in concomitanza con un anniversario di rilievo: i 130 anni del comitato teramano, sorta alle 17:30 del 15 maggio del 1894, come ha spiegato la volontaria Anna De Carolis durante il suo intervento.

Dopo il taglio del nastro, la scoperta della targa e la benedizione da parte del vescovo Leuzzi alla nuova sede ed ai nuovi mezzi della Croce Rossa di Teramo, l’inaugurazione è proseguita con le testimonianze dei volontari, i quali hanno spiegato le parole chiave alla base dell’operato di Cri, prima di cedere la parola agli ospiti per i loro interventi.

Ricca la parterre di autorità civili e religiose, tra cui il Prefetto Fabrizio Stelo, il questore Carmine Soriente, il Magnifico Rettore Dino Mastrocola, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Abruzzo Stefano Pallotta, il consigliere provinciale Flavio Bartolini e la vice sindaca Stefania Di Padova. A rappresentare l’associazione invece, la presidente del comitato teramano Fiorenza Di Falco, e la vice presidente della Croce Rossa Italiana Debora Diodati. Una menzione particolare spetta a Margerita Di Sante, presidente della sezione femminile della Cri, fautrice, insieme alla sua collaboratrice Titti Fasulo, di tante e tanto importanti iniziative sociali.

Dopo gli interventi dei relatori, sono stati consegnati alcuni riconoscimenti ai volontari che hanno prestato maggiormente servizio (50, 30 e 15 anni), dopodiché si è tenuta l’inaugurazione vera e propria della nuova sede della Croce Rossa di Teramo, ubicata in via Brandimarte a Piano della Lenta, con la visita ai locali.

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Teramo

La partenza del Giro d’Italia da Martinsicuro | FOTO

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foto giro d'italia martinsicuro partenza tappa 12

Grande partecipazione e tanto entusiasmo Martinsicuro per la partenza del Giro d’Italia: le foto della partenza della dodicesima tappa.

TERAMO – Le transenne sono state tolte, i mezzi delle squadre hanno lasciato i parcheggi ed oramai il serpentone rosa è alla volta di Fano, destinazione della dodicesima tappa. La partenza del Giro d’Italia da Martinsicuro è filata senza intoppi ed ha registrato un successo di pubblico: in tanti hanno affollato il lungomare per assistere o immortalare con una foto il momento della partenza.

Le nubi grigie della mattina non hanno oscurato l’entusiasmo degli appassionati che fin dalle prime ore della mattina hanno cominciato a curiosare tra gli stand e a radunarsi sotto al palco allestito per l’evento, al Molo Nord, per le presentazioni dei corridori e le premiazioni. Tanti gli appassionati di ciclismo provenienti da diverse parti del Paese ed anche dall’estero.

Per le vie del comune e nell’area stampa hanno sfilato anche i media nazionali ed internazionali. Anche in questo caso l’organizzazione si è dimostrata eccellente e l’accoglienza ha ricevuto il plauso dei giornalisti al seguito della carovana.

Più che soddisfatti il primo cittadino di Martinsicuro Massimo Vagnoni, alla partenza insieme all’assessore regionale D’Annuntiis per la foto di rito con la Maglia Rosa, e gli altri membri dell’Amministrazione presenti.

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Teramo

Siamo Alba al Prefetto: «incidenti con immigrati con disagi psichici in aumento»

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siamo alba sugli immigrati con disagi psichici ad alba adriatica

«Assegnati al Centro di Accoglienza Straordinaria di Roseto degli Abruzzi, ma in realtà domiciliati ad Alba Adriatica. Situazione delicata che si fa sempre più difficile».

TERAMO – Il gruppo consiliare d’opposizione Siamo Alba, torna sulla questione degli immigrati con disagi psichici ospitati dal Cas di Roseto degli Abruzzi, ma che in realtà sono «domiciliati nel Comune di Alba Adriatica». I membri della lista hanno portato la questione all’attenzione del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, «facendo anche seguito a due interrogazioni presentate al consiglio comunale, l’ultima il 30 aprile scorso dalla consigliera comunale Laura D’Ambrosio».

Negli ultimi tempi, si registra un incremento dei casi in cui individui con problematiche
psichiche risultano coinvolti in episodi che turbano l’ordine pubblico – scrive il gruppo in una nota – . La delicata situazione ad Alba Adriatica diventa ogni giorno sempre più difficile da gestire perché le condotte, a volte aggressive dei disagiati, creano motivo di esasperazione e pericolo per i cittadini così come appare evidente lo stato di abbandono degli stessi malati che senza punti di riferimento bivaccano per strada od in luoghi malsani. La loro tutela e la tutela del cittadino necessitano di essere salvaguardati, riteniamo dunque improcrastinabile agire al fine di dare agli immigrati un migliore supporto e assistenza e per tale ragione sono state presentate le due interrogazioni consiliari, concernenti tale urgente e delicata problematica, in seno al Consiglio Comunale».

«Al fine di garantire un’adeguata assistenza a chi versa in queste condizioni inumane e una corretta gestione delle risorse – proseguono i rappresentanti di lista – sarebbe opportuno sollecitare una più attenta supervisione e coordinamento delle attività di sostegno. Inoltre, sarebbe auspicabile una collaborazione più efficace tra le varie istituzioni e i comuni coinvolti, nonché la definizione di responsabilità specifiche per le autorità locali al fine di garantire un monitoraggio continuo e un supporto adeguato a tali soggetti, indipendentemente dal Comune in cui sono domiciliati».

«Il Gruppo Consiliare Siamo Alba – conclude la nota – conseguentemente all’inerzia dimostrata
dall’Amministrazione nei confronti di questa problematica, si rivolge al Prefetto fermamente convinto che un’azione concertata e sinergica tra le istituzioni sia essenziale per garantire che gli immigrati, con evidenti e conclamati disagi psichici, ricevano l’assistenza e il supporto necessari per favorire la loro integrazione e il loro benessere nella comunità».

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