ANCONA – La musica incontra il vino per valorizzare le eccellenze della Regione Marche attraverso un nuovo progetto culturale. Nasce il festival “DECANTO – Degustazioni e Concerti nelle cantine del territorio”: 17 appuntamenti che da maggio a luglio vedranno protagonisti i musicisti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, che si esibiranno nelle più prestigiose aziende vitivinicole del territorio.
“Il progetto nasce sulla linea di sviluppo della Regione Marche e sottolinea come l’enogastronomia rappresenti anche un valore culturale del territorio, che porta con sé saperi di antiche radici – commenta l’assessore alla Cultura Giorgia Latini -. Il binomio vincente tra produzione agricola di qualità e produzione concertistica, entrambi asset vincenti della nostra Regione, si inserisce in un percorso interdisciplinare, che rappresenta anche un’importante opportunità per gli artisti di valore delle Marche, in questo caso rappresentati dai solisti dell’Orchestra Rossini e da ospiti prestigiosi. Portare la musica in luoghi solitamente non deputati allo spettacolo dal vivo contribuisce ad un maggiore coinvolgimento del pubblico, dai cittadini ai turisti, che si trovano a percorrere un sentiero nella bellezza della nostra regione”.
DECANTO sarà dunque un vero e proprio tour all’insegna dell’eccellenza marchigiana per andare alla scoperta non solo delle produzioni vitivinicole di qualità, ma anche dei territori in cui nascono. Un’occasione per degustare i vini a Denominazione d’origine controllata (il Bianchello del Metauro Doc, il Colli Pesaresi Doc con le sottozone di produzione Focara, Roncaglia e Parco Naturale Monte San Bartolo, il Pergola Doc) e per ascoltare i Solisti dell’Orchestra Rossini, anch’essi espressione del territorio. Inoltre, ci saranno artisti ospiti internazionali come il baritono Nicola Alaimo, Michele Panzieri con la sua Orchestra Elettrica, la cantante Clarissa Vichi, il sassofonista Gaetano Di Bacco e il chitarrista Giovanni Seneca.
Il progetto dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, guidata dal presidente e sovrintendente Saul Salucci, nasce da una ricognizione fatta sul territorio da Bruno Maronna, referente OSR del progetto, che ha da subito ottenuto una vastissima adesione delle aziende vitivinicole. La valorizzazione dei loro prodotti attraverso il connubio con la musica è l’idea vincente che permetterà di fatto un trionfo di tutti i cinque sensi.
Il sostegno poi si è esteso a tanti enti pubblici e privati: Regione Marche, Assessorato alla Cultura; Provincia di Pesaro e Urbino; Comune di Pesaro; Comune di Fano; Comune di Terre Roveresche; Apa Hotels Pesaro; Oasi Oikos.
Gli eventi sono realizzati in collaborazione con gli Amici dell’Orchestra Rossini e con la Staffetta del Bianchello.
Partecipano le aziende vitivinicole: Azienda Agricola De Leyva; Azienda Agricola Aniballi; La Collina delle Fate; Azienda Agricola Alma; Cantina Di Sante; Cignano; Azienda Agricola Bruscia; Tenuta Santi Giacomo e Filippo; Azienda Agricola Veggiari; Marcolini Azienda Agricola e Frantoio Oleario; Conventino Monteciccardo; Gino Girolomoni Cooperativa Agricola; Crespaia; Cantina Terracruda; Azienda Agraria Fiorini; Fattoria Villa Ligi.
Gli appuntamenti, a partire dalle ore 19, saranno caratterizzati da una selezione dei vini delle aziende, accompagnata da una ricca degustazione di prodotti enogastronomici; a seguire i concerti.
Il presidente della Luja Gabriele Fava, Laura Tangherlini ed i suoi collaboratori (Foto di Cristina Franco).
La giornalista jesina Laura Tangherlini alla platea intervenuta alla chiusura dell’anno accademico della Luaj ha parlato delle donne conosciute nelle terre devastate da guerra e cataclismi: «salvare la vita a tutti i costi»
Quando si viene a contatto diretto con guerra, violenza, dolore, rovina, follia non si può restare indifferenti. Guardando gli altri si entra in comunicazione, in empatia con chi soffre; ci si identifica, si soccorre, si cambia dentro, si diventa più forti. Ne ha fatto esperienza Laura Tangherlini, inviata RAI in terre sconvolte da conflitti e disastri naturali; in paesi dove si è esclusi e perseguitati, dove più che vivere si sopravvive: dove pure a soffrire moltissimo sono donne e bambini privi di ogni diritto, anche dei più elementari come sorridere e giocare. Sono mamme rimaste sole a prendersi cura di loro, senza risorse, mentre mariti e fratelli sono sul fronte a combattere. Di queste ha parlato la giornalista jesina Laura Tangherlini lo scorso il 1° giugno, nella Sala del Lampadario del Circolo Cittadino, gremita di pubblico, in occasione della chiusura dell’Anno Accademico 2022/2023 della Luaj, Libera Università per adulti di Jesi.
A presentarla è stato il presidente, Gabriele Fava, sintetizzando il suo curriculum in cui ad essere ricordati oltre ai suoi titoli di studio, sono stati i numerosi libri d’inchiesta e i premi per essi ricevuti. Prima che prendesse la parola il Presidente ha presentato un bilancio delle attività della Luaj di quest’anno. Lo ha definito «la quiete dopo la tempesta», alludendo all’annus horribilis della pandemia, il 2021 e ai disagi del successivo causati dalla doppia dislocazione della sede. Tutto invece quest’anno si è svolto regolarmente. Sono state presentate lezioni su discipline diverse seguite da un numero di iscritti sensibilmente aumentato rispetto agli anni precedenti, con argomenti proposti anche da studenti del Liceo Scientifico. Non sono mancate conferenze di notevole interesse, manifestazioni di simpatico intrattenimento in occasione di festività, partecipazione a spettacoli cinematografici e teatrali, iniziative di rilievo come l’allestimento di una mostra di pittura al Palazzo dei Convegni, visite culturali, l’assegnazione della cittadinanza benemerita al prof. Antonio Ramini come pure di un primo e un secondo premio a due partecipanti ad un importante concorso di Narrativa, Poesia, Arte. «Senza cultura non c’è libertà»” ha affermato il Presidente citando don Milani, osservando poi: «Indispensabili alla cultura sono onestà e desiderio di sapere».
Laura Tangherlini alla chiusura dell’anno accademico della Luaj ha parlato delle donne incontrate in Siria, Ucraina, Turchia, Gaza. Tutte in queste terre vivono situazioni difficili. A Gaza il mercato del lavoro è senza speranza per loro. Poche riescono a studiare, ma sono poi destinate a restare fra le pareti domestiche. Hanno incontrato con entusiasmo la giornalista e molto hanno volentieri raccontato. Gli uomini invece hanno mostrato diffidenza se non anche ostilità. Gli stranieri sono frequentemente controllati. Non è stata accettata nemmeno l’istallazione di un impianto di skateboard per far giocare i ragazzi. La situazione politica è complessa, incerta, magmatica.
In Ucraina invece Laura Tangherlini ha documentato guerra, violenze, devastazioni. Mancano ospedali, presidi sanitari e cure. Con le famiglie distrutte le donne sono spesso costrette a fare scelte di vita molto difficili: scappare o restare, lasciare i figli a qualcuno e raggiungere gli uomini al fronte o rimanere accanto ai loro bambini per proteggerli e salvarli da tanti pericoli. Altri problemi in Turchia dove non sono migliori le condizioni di vita. Molti i rifugiati dalla Siria, donne in particolare che tuttavia non sanno a chi rivolgersi per ottenere aiuti. Per altro residenza e domicilio devono coincidere, altrimenti si viene privati dei servizi. Problemi sociali sono anche poligamia e prostituzione forzata. L’Europa ha inviato sovvenzioni, ma a causa del terremoto la situazione è anche peggiorata. In Siria non senza difficoltà alcune donne sono riuscite a raggiungere posizioni di responsabilità non solo in ambito lavorativo. Ma la crisi anche qui è grave. Il conflitto non è ancora terminato e sono sempre i più deboli e indifesi a soffrire di più. Esistono sempre codici repressivi nei confronti delle donne. Possono subire stupri, rapimenti, essere usate come merce di scambio o vendute e costrette da bambine a un matrimonio. Hanno imparato però a coalizzarsi e tra loro si è instaurata una forte solidarietà.
Marco Rò e Laura Tangherlini
Laura Tangherlini non si è limitata a descrivere a voce. Ha aggiunto reportage filmati e interviste, così come nei suoi servizi televisivi. Non ha mancato pure di sorprendere quando ha presentato con il marito, Marco Rò, due canzoni tratte da un loro recente c.d., ‘A un passo da qui’, in cui hanno messo in musica – lui compositore, lei cantante e paroliera- le storie che hanno raccolto. Come la poesia di Reema, una bimba siriana di otto anni; come la vicenda della separazione di un fratello e di una sorella che preferiscono non tornare nella loro Siria devastata o quella, tenerissima, di una donna che desidera solo ‘un piccolo armadio’ dove riporre i poveri abiti dei suoi bambini. Al termine, un atto di generosità. Sono stati messi in vendita i libri d’inchiesta della giornalista: il ricavato, ha dichiarato Laura Tangherlini, andrà alle famiglie in difficoltà da lei incontrate in paesi dove, «a un passo da qui» si soffre immensamente.
Segnalazione partita dalla Motorizzazione Civile stessa: alcuni veicoli non idonei alla certificazione, hanno ottenuto i certificati di omologazione. Indagando su un funzionario della Motorizzazione, i poliziotti hanno scoperto anche altre false attestazioni, relative al trasporto di bombole di gas metano: denunciati lui e due dipendenti delle aziende nei quali gli illeciti venivano commessi.
ANCONA – Rilasciava attestati e certificazioni per veicoli che in realtà non ne possedevano i requisiti, il funzionario della Motorizzazione Civile denunciato dalla Polizia Stradale. In base ai riscontri degli agenti, l’uomo avrebbe rilasciato al titolare di una ditta, certificati di omologazione per alcuni veicoli che non avrebbero potuto circolare, perché non rispettavano i requisiti di sicurezza. Stesso discorso per una ditta che trasporta bombole di gas metano: avrebbe rilasciato falsi verbali di controllo e certificazione.
Le indagini sul funzionario sono partite da una segnalazione della Motorizzazione Civile stessa, relativamente al primo capo d’accusa. Indagando, la polstrada ha scoperto anche i fatti relativi alle bombole del metano.
Il funzionario della Motorizzazione di Ancona è stato denunciato e sottoposto alla misura cautelare dell’interdizione dalle funzioni per tre mesi. I dipendenti delle ditte coinvolte sono stati a loro volta denunciati. I veicoli che hanno ottenuto le certificazioni in maniera irregolare, sono stati invece richiamati in Motorizzazione per i dovuti controlli.
I pompieri hanno preso parte all’esercitazione internazionale “ModEx Arcevia 2023”, simulando tre scenari emergenziali, che prevedevano il recupero di un infortunato da punti difficilmente accessibili.
ANCONA – I Vigili del Fuoco ieri, mercoledì 7 giugno, hanno simulato tre scenari emergenziali di ricerca e recupero di feriti al “ModEx Arcevia 2023”, la grande esercitazione internazionale tesa a migliorare la cooperazione tra gli operatori del soccorso e di protezione civile apertasi lo scorso 6 giugno. Le attività si concluderanno il 9, mentre il 10 si terrà la cerimonia conclusiva e a consegna degli attestati.
Nel primo scenario, i Vigili del fuoco hanno simulato il recupero di un infortunato che, a causa di un incidente stradale, è stato sbalzato dal suo veicolo, finendo in un punto che richiedeva tecniche speleo alpinistiche fluviali (SAF). Nel secondo, un uomo era rimasto intrappolato sotto le macerie di un fabbricato, nel quale si è verificato un cedimento strutturale, ed è stato liberato mediante le tecniche di ricerca e soccorso in ambiente urbano (USAR). Nel terzo infine, i pompieri hanno assicurato un’auto finita fuori strada e rimasta in bilico in precarie condizioni di sanità, prima di estrarre l’occupante del veicolo.
Alle simulazioni hanno preso parte i team sanitari di Malta, Romania, Francia, Spagna e Andorra. 25 le unità e 9 gli automezzi del Comando dei Vigili del fuoco di Ancona intervenute.
“ModEx Arcevia 2023” è parte di un progetto finanziato dalla Commissione Europea teso a migliorare la cooperazione fra i vari protagonisti del soccorso, a livello internazionale. E’ la seconda volta che viene scelta Arcevia come sede della grande esercitazione, dopo l’edizione del 2015.