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Pescara

Esecuzione a Pescara, si segue la pista della mafia pugliese: affari e soldi i possibili moventi

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esecuzione Walter Albi Luca Cavallito Pescara

Albi e Cavallito stavano aspettando qualcuno, probabilmente per discutere di affari, ma potrebbero essere finiti in un affare più grosso di loro. Questa al momento l’ipotesi investigativa più battuta. Gli inquirenti nel frattempo scavano nel passato di Cavallito e nei suoi legami con la criminalità organizzata pugliese.

Chi stavano aspettando Albi e Cavallito? E di cosa dovevano discutere? Queste le domande che gli inquirenti vorrebbero porgere a Cavallito, piantonato notte e giorno all’ospedale di Pescara dove si trova ricoverato presso il reparto di rianimazione, in merito all’esecuzione in cui si è ritrovato coinvolto e alla quale è scampato, seppur rimanendo ferito in codnizioni gravissime. Se si svegliasse potrebbe fornire le risposte che mancano e imprimere la svolta ad un’indagine, che comunque si è incardinata su due binari precisi: soldi e criminalità organizzata.

Che si sia trattato di un’esecuzione premeditata da un killer professionista, non ci sono più dubbi. In un nuovo filmato spuntato nei giorni scorsi, si vedrebbe l’omicida fare un giro di ricognizione poco prima della sparatoria per accertarsi dell’esatta ubicazione dei due bersagli e anche controllare che tutto sia a posto nella sua arma. Il fatto che si sia preoccupato di raccogliere i telefoni delle vittime rientrerebbe in una strategia di sabotaggio e depistaggio delle indagini, per non far sapere agli investigatori i contatti telefonici avuti da Albi e Cavallito. Informazioni che comunque sdaranno presto a disposizione degli inquirenti.

Che nel frattempo piantonano l’unico sopravvissuto all’attentato. Polziotti, carabinieri e finanzieri si danno cambio senza sosta e non lo perdono di vista. Un po’ perché non vedono l’ora di interrogarlo, un po’ perché, non solo a livello sanitario, è ancora in pericolo. qualcuno potrebbe cercare di completare il lavoro. Per questo a intervalli regolari una pattuglia fa il giro dell’ospedale per accertarsi che sia tutto in regola.

L’ipotesi che coinvolge la mafia pugliese è emersa dai precedenti di Cavallito, che nel 2012 fu fermato insieme ai membri di una banda di Cerignola, mentre trasportava 200 panetti di hashish. E adesso chi indaga si chiede se non abbia intrattenuto qualche rapporto con gli ambienti della criminalità organizzata pugliese e magari, se qualche affare con loro non abbia causato l’esecuzione avvenuta a Pescara.

Fatto ormai noto, le mafie utilizzano i proventi dei traffici di stupefacenti, per investire in attività commerciali con cui pulire il denaro sporco. Attività come l‘hotel che Albi e Cavallito avevano in programma di aprire sul porto turistico di Pescara. Che l’ex calciatore e l’architetto avessero questo progetto, l’ha detto il padre dell’uomo in fin di vita. Un progetto ambizioso, ma di difficile attuazione senza i dovuti contatti e i fondi necessari. Due elementi che pare non fossero nelle disponibilità dei due. Quindi ora gli investigatori si chiedono se non stessero aspettando proprio chi avrebbe potuto fornirglieli e che qualcosa sia andato storto, o se non abbiano pestato i piedi a qualche pesce più grosso di loro, in un affare più grosso di loro. Le indagini proseguono dunque seguendo queste due direttrici: soldi e mafie.

Chieti

Marinaio ferito a bordo di una nave in rada ad Ortona soccorso dalla Guardia Costiera

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marinaio ferito in nave ortona

PESCARA – L’elicottero AW 139 NEMO 12 della Guardia Costiera, questa mattina, venerdì 9 giugno, si è alzato in volo per raggiungere la nave Devbulk Sadiye, battente bandiera Marshall Island, in rada ad Ortona, a bordo della quale un marinaio è rimasto ferito.

L’uomo, essere risultato poi il comandante della motonave, durante un’ispezione nelle stive prodiere, è scivolato picchiando violentemente il capo. Il trauma al cranio riportato dal marittimo richiedeva urgentemente l’intervento del personale sanitario e i membri dell’equipaggio hanno subito lanciato l’allarme.

La Guardia Costiera ha immediatamente fatto convergere verso il punto in cui la nave si trovava in rada, ad Ortona, un elicottero che si trovava già in volo per attività addestratitive. In breve tempo il velivolo ha raggiunto l’imbarcazione e, per mezzo di un verricello fatto calare sul ponte, ha issato a bordo l’infortunato.

Il marinaio di nazionalità turca rimasto ferito su una nave in rada ad Ortona è stato e rapidamente trasportato a terra, all’aeroporto di Pescara, dove lo attendeva un’ambulanza del 118 che lo ha trasportato all’ospedale Santo Spirito.

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Pescara

Truffa in una tabaccheria a Spoltore: denunciati un uomo ed una donna

Sempre a Spoltore un ragazzo ha cercato di sottrarre monili d’oro ad un’anziana, ma è stato arrestato.

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carabinieri cc 112 volante posto di blocco

Fingendosi operatori Sisal che dovevano effettuare verifiche ai terminali, i due autori della truffa hanno spillato sette mila euro ad una tabaccheria di Spoltore.

PESCARA – Due soggetti di origini campane, un uomo ed una donna, sono stati denunciati dai Carabinieri della stazione di Spoltore per una truffa perpetrata ai danni di una tabaccheria. Spacciandosi per operatori Sisal, hanno fatto credere al titolare dell’attività di dover svolgere alcune verifiche sui terminali di servizio.

In realtà, era un pretesto per poter effettuare ricariche per un importo complessivo di sette mila euro su due carte prepagate mooney a loro disposizione.

Nella stessa località, Spoltore, un ragazzo di 19 anni è stato arrestato per tentato furto. Ha cercato di convincere un’anziana a consegnargli alcuni monili d’oro. La signora però qualche tempo fa aveva già subito un furto analogo e non ha consegnato niente al ragazzo, che si è allontanato a mani vuote. E’ stato però accusato di tentato furto. I Carabinieri lo hanno riconosciuto grazie al grazie al confronto con le immagini dei sistemi di videosorveglianza. successivamente, anche la vittima del tentato furto lo ha riconosciuto in sede di “individuazione fotografica”.

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Pescara

Blitz coi cani antidroga a Rancitelli a Pescara: sorpreso pusher con l’eroina

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Un ragazzo trovato in possesso di 50 grammi di eroina è stato denunciato dalla Guardia di Finanza che ieri ha eseguito un blitz nel quarterie pescarese di Rancitelli, con i canti antidroga Dagor e Dafil.

PESCARA – Prosegue il piano d’azione “Drug Market”, teso a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nel pescarese. Ieri nel famigerato quartiere Rancitelli, un ragazzo è stato sorpreso in possesso di 50 grammi di eroina, durante un blitz eseguito dalla Guardia di Finanza, mediante l’impiego dei canti antidroga Dagor e Dafil. La droga era nascosta nell’auto dell’uomo.

blitz guardia di finanza quartiere rancitelli

Dall’inizio dell’anno, i baschi verdi hanno segnalato alla Prefettura 57 soggetti trovati in possesso di sostanze stupefacenti, mentre 6 spacciatori sono stati stati denunciati, due dei quali sono stati arrestati. Sequestrato quasi un chilo e mezzo di droga tra cocaina, eroina, crack, hashish e marijuana, oltre a denaro contante e bilancini di precisione.

«L’intervento appena portato a termine dalle Fiamme Gialle pescaresi è il risultato del costante presidio economico del territorio assicurato dalle pattuglie attive su strada per la lotta al traffico di sostanze stupefacenti» sottolinea il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello t.ST Antonio Caputo. «Le indagini proseguono al fine di ricostruire e disarticolare la filiera criminale della droga, in modo da stroncare i flussi e le fonti di approvvigionamento, locali e non, delle sostanze stupefacenti immesse in commercio a discapito della salute pubblica».

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