La lista si era opposta al risultato degli scrutini, dal quale era emerso uno scarto di appena 11 voti. Elezioni valide dunque ad Atri secondo il Tar dell’Abruzzo, che ha respinto il ricorso avanzato da Alleanza Civica.
PESCARA – Le schede sono state ricontate, gli scrutini sono validi ed il sindaco è stato eletto democraticamente e legittimamente. Il Tar dell’Abruzzo ha respinto il ricorso avanzato dalla lista Alleanza Civica di Atri, che chiedeva l’annullamento delle Elezioni Comunali del 14 e 15 maggio scorsi. Il motivo che ha spinto la lista ad impugnare il risultato elettorale è lo scarto di voti tra le prime due liste, quantomeno esiguo: appena 11 voti su 6.300 elettori.
«Oggi prendiamo atto con il massimo rispetto del rigetto da parte del TAR Abruzzo del ricorso da noi presentato» commenta con una nota stampa Alleanza Civica. «Questo margine così esiguo ha legittimamente sollevato interrogativi e preoccupazioni tra i cittadini. Abbiamo pertanto ritenuto doveroso sottoporre il materiale elettorale e gli esiti delle operazioni di voto a un’attenta verifica condotta da professionisti competenti».
Secondo i rappresentanti della lista «sono emerse alcune rilevanti incongruenze e importanti vizi, che ci hanno spinto a intervenire affinché si facesse piena chiarezza sull’esito elettorale. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha, tuttavia, deciso di non accogliere il nostro ricorso, una decisione che rispettiamo, pur mantenendo il diritto di valutare ulteriori azioni legali che possano essere ritenute necessarie per il bene della nostra comunità».
La lista dunque accetta il risultato, pur riservandosi la possibilità di percorrere altre strade e continuando a nutrire qualche dubbio: «Rispettiamo il pronunciamento della magistratura e il verdetto finale delle urne. Ciò detto, è fondamentale comprendere che il rigetto del nostro ricorso non può cancellare i fatti che sono emersi durante l’esame del materiale elettorale, né la condotta tenuta dalla maggioranza che governa la città e dall’ente comunale in risposta al nostro ricorso. Riteniamo che tali avvenimenti debbano essere ulteriormente analizzati sia dal punto di vista giuridico, sia da quello politico e portati a conoscenza della popolazione attraverso un percorso di informazione e partecipazione collettiva da attuarsi nel prosieguo, un percorso che mira a garantire la massima trasparenza e responsabilità nei confronti dei cittadini di Atri».