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Abruzzo

Femminicidio: le dichiarazioni del PD abruzzese

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In riferimento all’omicidio di Mihaela Roua a Nereto, il segretario del Pd Abruzzo Michele Fina dichiara: “Ancora l’omicidio di una donna, per mano del suo compagno, insanguina il nostro paese e, in quest’ultima occasione, ancora una volta la nostra regione. La quantità e l’efferatezza di questi episodi indicano una guerra civile che vede da una parte una cultura gretta ed oppressiva ancora troppo radicata e dall’altra le donne e gli uomini che lavorano per emanciparsene. Il Pd è schierato con questi ultimi con tutta la determinazione e la forza possibile. Bene ha fatto la senatrice Valente, Presidente della Commissione su femminicidio, a chiedere al Governo un significativo impegno economico nella prossima legge di Stabilità. La Commissione sta svolgendo un lavoro di grande efficacia, per questo la senatrice Valente sarà con noi il 4 novembre in una grande iniziativa contro il femminicidio che terremo proprio a Nereto.  Bisogna investire di più nella completa applicazione delle leggi contro questi crimini ma bisogna, sopra ad ogni cosa, ingaggiare una battaglia culturale senza quartiere. La proposta di legge per la parità salariale tra donne e uomini presentata in questi giorni, a prima firma On. Chiara Gribaudo, è una tappa fondamentale ed urgente di questa battaglia. Di fronte alla violenza lo Stato deve rispondere con le tutele, i giusti diritti, il rispetto della dignità e l’emancipazione degli uomini e delle donne”.

Presa di posizione anche da parte Democratiche d’Abruzzo: “Uccise da qualcosa che i loro assassini, i media e a volte loro stesse continuano a chiamare amore. Come quasi tutti i giorni accade, anche oggi ci troviamo a parlare di un femminicidio, dell’assassinio cioè di una donna per mano di un uomo di cui si fidava. Mihaela Roua a 32 anni è stata uccisa a coltellate dal marito, a Nereto, in provincia di Teramo. La sua età il suo nome il fatto che fosse operaia in una camiceria del piccolo centro dell’entroterra abruzzese sono solo parte del racconto, della storia della vita di una donna che vorremmo ricordare non solo per il suo essere stata, suo malgrado, vittima. Rivolgiamo un pensiero a sua figlia, rimasta sola, come sottolinea Stefania Pezzopane nel suo intervento oggi alla Camera a commento di questo brutto avvenimento: «Io faccio appello a tutti noi, a tutti voi, perché si sappia costruire qualcosa che vada oltre l’invocazione della giustizia e della galera: c’è qualcosa di più nella nostra comunità e nella nostra società che porta un uomo a tornare a casa e a uccidere a coltellate la madre di sua figlia» – il compito di chi come noi oggi è chiamato e chiamata a dirimere, decidere, scegliere quali politiche attuare è certamente di stampo culturale, oltre che necessariamente legislativo. Anche per questo forse è arrivato il momento di riprendere in mano la LR 31/2006 che in Abruzzo disciplina le ‘Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri anti-violenza e delle case di accoglienza per le donne maltrattate’ che è una legge antecedente alla Convenzione di Istanbul – ratificata dall’Italia nel 2013. Segno di come i cambiamenti culturali sono lenti, ma mai come in questo caso necessari”.

La deputata Stefania Pezzopane, intervenuta come detto in Aula alla Camera, (video): “L’ennesimo femminicidio perpetrato contro una giovane mamma di Nereto, in provincia di Teramo, costringe tutte e tutti a due amare riflessioni: l’esigenza di un’applicazione intransigente delle nuove leggi di contrasto all’assassinio delle donne da parte degli uomini, a cominciare dal cosiddetto ‘codice rosso’, ma soprattutto l’urgenza di avviare una grande e impegnativa battaglia culturale affinché nel nostro Paese vengano recise per sempre le piante generatrici dell’odio e della violenza. Va sconfitto in ogni luogo quel presunto ‘diritto di proprietà’ che alcuni uomini sentono di avere su mogli e fidanzate, frutto di una perversa distorsione del concetto di coppia e della convivenza. Siamo oggi vicini alla famiglia di Mihaela, soprattutto alla piccola figlia di sei anni, e all’intera comunità di Nereto, ancora sotto shock per l’efferato delitto compiuto da un uomo possessivo e geloso. Occorre coinvolgere tutte le istituzioni, a cominciare dal ministero dell’Istruzione, per giungere a uno scatto culturale, a partire dalle aule scolastiche, che sappia dire basta a questa infinita scia di sangue innocente”.

Il commissario del Pd della provincia di Teramo Pietro Di Stefano invoca “un radicale cambiamento culturale. La terribile notizia dell’uccisione di una giovane donna, madre di una bambina, descritta da tutte le sue colleghe come instancabile lavoratrice, ha provocato nella nostra Comunità tristezza e dolore. Dopo oltre un decennio di riflessioni, proposte e campagne di sensibilizzazione, siamo nuovamente ad interrogarci su una società che non riesce a sviluppare sufficienti anticorpi per sconfiggere un così terribile male, anzi lo alimenta e vede crescere.   Le leggi sullo stalking e sul femminicidio, rispettivamente dal 2009 e dal 2013, e l’intenso dibattito che si è sviluppato nel nostro Paese negli ultimi anni sono fondamentali punti di partenza per affrontare il problema, ma necessitano di una costante attenzione e azione da parte di tutti noi per un radicale cambiamento culturale che porti a risultati concreti.  L’uccisione di questa giovane madre, infatti, riafferma tragicamente come l’omicidio non sia che l’ultimo atto di una lunga serie di negazioni della libertà, della dignità e dell’integrità delle donne.  Di fronte a ciò non possiamo arretrare, non possiamo che continuare nella  nostra convinta battaglia tesa a sensibilizzare tutte le generazioni su questi temi, a prevenire i femminicidi con gli strumenti esistenti e promuovendone altri, a tutelare le donne, con tutti i mezzi che abbiamo disposizione e al fianco delle Istituzioni, per aggredire e sconfiggere la cultura dell’odio e della negazione dei diritti. Da oggi anche per Mihaela”.

Teramo

Neon, la nuova rassegna letteraria in arrivo a Martinsicuro

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presentazione rassegna letteraria neon martinsicuro

Il progetto è organizzato dall’Amministrazione comunale con la direzione artistica di Valeria Di Felice e la collaborazione dell’Istituto Pertini e del Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto. Primo appuntamento il prossimo 23 giugno alla rotonda Las Palmas.

TERAMO – Prende il via a Martinsicuro la rassegna letteraria Neon, organizzata dall’amministrazione comunale – Cultura e Biblioteca, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, titolare della Di Felice Edizioni, e la collaborazione dell’Istituto comprensivo Pertini di Martinsicuro e del Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto.

Per la prima edizione, il tema sarà quello della salvaguardia del pianeta e dell’ambiente e gli incontri si svolgeranno alla rotonda Las Palmas del lungomare alle ore 21.

Si parte il 23 giugno con il reportage sull’Amazzonia “Viaggio sul fiume mondo” (Mondadori) di Angelo Ferracuti e Giovanni Marrozzini. Si prosegue il 27 giugno con il libro per ragazzi “Sulla soglia del bosco” (Einaudi) di Antonio Ferrara, con la partecipazione dell’attrice di teatro Marianna Cappelli. Si conclude il 7 luglio con Tessa Gelisio, conduttrice/autrice televisiva, scrittrice, blogger e Presidente dell’Associazione ambientalista forPlanet Onlus.

Così commenta la delegata alla cultura Giuseppina Camaioni: «Neon è un progetto ambizioso. Le deleghe alla Cultura e alla Biblioteca hanno unito le forze per creare un’occasione di confronto che coinvolgerà un pubblico eterogeneo, da quello scolastico a quello turistico e cittadino.»

La nuova rassegna letteraria del Comune di Martinsicuro Neon è iniziata con un gesto simbolicamente importante. Così commenta la delegata alla biblioteca Valentina Coccia: «Nel mese di maggio, dedicato alla lettura, le classi prime della scuola secondaria di primo grado di Martinsicuro e Villa Rosa sono state ospitate in Biblioteca per ricevere in dono il libro che verrà presentato a fine giugno. Gli studenti, assieme alla dirigente Barbara Rastelli e ai loro docenti, avranno così modo di leggere il volume e approfondirne le tematiche, in vista dell’incontro con l’autore. Il tutto nell’ottica di promozione della lettura e del libro che anima la rassegna ed il nostro mandato.»                                                                  

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Teramo

La Morgan Carbon di Martinsicuro annuncia lo stato di agitazione

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Le Rsu dell’azienda annunciano due ore di sciopero per i prossimi 29, 30, 31 maggio e 1 giugno per il mancato accordo sul rinnovo del contratto collettivo.

TERAMO – Stato di agitazione e astensione dal lavoro di tutte le maestranze. I lavoratori della Morgan Carbon di Martinsicuro incrociano le braccia e le Rsu annunciano lo sciopero di due ore per i prossimi 29, 30 e 31 maggio e per il primo giugno. Pomo della discordia, il mancato rinnovo del contratto collettivo aziendale, dopo una lunga trattiva.

I lavoratori della Morgan Carbon di Martinsicuro, azienda multinazionale attiva nella produzione di anelli di tenuta per pompe idrauliche in materiali speciali, allestiranno un picchetto di fronte ai cancelli degli stabilimenti, nei giorni dello sciopero.

Le Rsu aziendali motivano così la decisione: «Lo sciopero si è reso necessario dopo aver esperito tutti i tentativi di mediazione per trovare le soluzione che potessero soddisfare le esigenze di adeguamento del premio presenza, in ragione delle necessità salariali espresse dai lavoratori per effetto dell’attuale livello del costo della vita».

«Va inoltre ricordato – specificano ancora le rappresentanze sindacali – che le misure adottate dal Governo nell’ultima finanziaria in materia di benefits non aiutano ad attenuare il disagio salariale ed a colmare in parte le distanze tra le parti che si confrontano nelle fasi negoziali riguardanti la contrattazione collettiva».

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Pescara

Si presenta sotto casa dell’ex a Montesilvano con una pistola: arrestato

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Una donna ha chiamato i Carabinieri segnalando che l’ex compagna aveva aggredito lei e i suoi famigliari ed aveva rivolto loro minacce di morte con una pistola in pugno, a Montesilvano.

PESCARA – Un uomo di 30 anni di Montesilvano è stato arrestato dopo aver aggredito l’ex moglie ed aver rivolto minacce a lei e i suoi famigliari con una pistola. L’aggressione è avvenuta mercoledì 24 maggio. La donna ha subito chiamato i Carabinieri.

Due pattuglie della Compagnia di Montesilvano si sono precipitate sul posto e militari hanno subito immobilizzato il trentenne. Dopo aver eseguito la perquisizione personale e veicolare ed aver riportato la tranquillità, i militi hanno raccolto le testimonianze della donna e dei suoi famigliar.

E’ emerso un quadro composto da diversi episodi molesti, minacce e comportamenti persecutori da parte dell’uomo che non accettava la fine della relazione con l’ex compagna.

Arrestato in flagranza, è stato trasferito nel carcere di Pescara, in attesa dell’udienza di convalida.

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