MONTALTO DELLE MARCHE – La Regione Marche dà ufficialmente avvio alla fase operativa del servizio di Banda Ultralarga con l’attivazione a Montalto delle Marche.
L’evento inaugurale, aperto dal presidente della Regione, Luca Ceriscioli, dal sindaco di Montalto, Daniel Matricardi e dalla dirigente scolastica Luigia Romagni, si è tenuto nella palestra dell’Istituto scolastico comprensivo di Montalto, la prima scuola in assoluto nelle aree bianche in Italia a collegarsi alla rete Bul.
Al via da Montalto delle Marche un’infrastruttura essenziale, un moderno sistema di interconnessione per tutti i cittadini che vogliono mettersi in rete e per le aziende che lavorano con tutto il mondo, abilitando anche servizi che hanno bisogno per essere attivati della BUL.
![Luca Ceriscioli (Il Martino - ilmartino.it -)](https://www.ilmartino.it/wp-content/uploads/2018/07/Luca-Ceriscioli-ilmartino.it_-300x199.jpg)
Luca Ceriscioli
‘Su questa fibra viaggeranno i sogni e le opportunità, la voglia di crescere e competere di questa regione – ha dichiarato il presidente Ceriscioli – Si apre un mondo di opportunità per la comunità, la banda ultralarga ci permette di crescere in ogni attività e vincere strategicamente tutte le partite, sul piano della conoscenza per i giovani e la scuola, nella qualità dei servizi della pubblica amministrazione e per le imprese per le quali è essenziale collegarsi al mondo.
Sono centinai i cantieri aperti in un percorso che ci porterà nel giro di un paio d’anni a poter godere di questo servizio in tutta la regione. Grazie al lavoro di tutti gli attori per il gioco di squadra che ci ha portato oggi a questo grande risultato che esalta il territorio e permette alla regione di affrontare il futuro da una stazione spaziale sotto i piedi’.
‘Ottima sinergia e collaborazione per un progetto ambizioso – ha rilevato il Sindaco Matricardi – per accedere ai più innovativi servizi digitali nel nostro territorio’.
Implementare il Piano per la Banda ultralarga è strategico anche per il rilancio dei territori colpiti dal sisma. È l’infrastruttura in grado di abilitare tutte le altre infrastrutture immateriali e dare quindi nuove opportunità di sviluppo ai territori che sono più penalizzati dalle infrastrutture fisiche, consentendo di arginare lo spopolamento delle aree interne grazie, ad esempio, a servizi innovativi di telemedicina e di teleassistenza, a supporto di tutta la popolazione e in particolare di quella più fragile, degli anziani, ma anche dei giovani che devono trovare nuove opportunità per non abbandonare i loro territori di origine, ma anzi divenire protagonisti del loro sviluppo e della loro rinascita. Strategia perseguita con determinazione e impegno, per rendere le Marche protagoniste dei processi di innovazione.
Un caso particolare gli 87 Comuni del cratere del sisma, per i quali sono state messe a punto procedure speciali affinché fossero raggiunte dalla BUL le SAE, gli edifici pubblici provvisori, le aree produttive di emergenza e quelle nuove attivate dopo il sisma per contribuire a rilanciare le attività di quelle zone.
Garantire entro il 2020 la copertura al 100% della popolazione marchigiana e la sottoscrizione di abbonamenti con velocità superiore ai 100 Mbps per il 40% degli utenti domestici e per l’80 % delle utenze business resta una delle più importanti priorità di governo della Regione.
Il soggetto attuatore è la società pubblica Infratel, che ha il compito di attuare il Piano Banda Ultralarga. Il Piano per le Aree Bianche è in corso di realizzazione attraverso la creazione di una rete di proprietà pubblica (Stato/Regioni), in larga parte mediante il meccanismo della concessione, con un concessionario che realizza la rete e le gestisce per 20 anni, rendendola disponibile agli operatori che offrono i servizi di connettività BUL agli utenti finali: cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni. Il concessionario, scelto tramite gara, è Open Fiber, che sta realizzando il Piano in tutta Italia. Il Piano prevede 9,6 mln unità immobiliari da collegare, in 7.700 Comuni in 20 Regioni, per 14,2 mln di abitanti.
I criteri strategici di intervento per l’implementazione della Banda Ultra Larga nei territori dei 236 Comuni coinvolti (dove sono state firmate tutte le convenzioni), in particolare nelle aree produttive, industriali e rurali interne e per le sedi della PA marchigiana, sono definiti nel Piano telematico della Regione Marche, proposto dalla Giunta e già approvato dall’Assemblea Legislativa. Ammontano ad oltre 105 milioni di euro le risorse complessivamente stanziate per il raggiungimento di questi obiettivi.
A seguito delle convenzioni operative stipulate tra Infratel Italia Spa ed i Comuni, si è dato avvio alle successive istruttorie tecniche finalizzate a pianificare il riutilizzo sinergico delle infrastrutture civili e delle opere di scavo già esistenti o programmate, e ad individuare le aree da coprire ad almeno 100Mbs (sedi delle PA e territori dei Comuni). A questo fine è stata inoltre istituita la ‘Task Force Piano BUL Marche’, un tavolo permanente con funzione di acceleratore e cerniera con i soggetti del territorio, composta da Regione, ANCI regionale, Camera di Commercio, CORECOM, Università marchigiane, Associazioni di categoria, Operatori TLC nazionali e locali ed altri stakeholder interessati.
Nel corso del 2019 – conclude il comunicato della Regione – si sono concluse 15 Conferenze di Servizi, per 127 progetti autorizzati. Sono 135 i cantieri aperti, 11 di prossima apertura e 3 già chiusi.