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Macerata

Matelica, la DG Nocelli: l’esordio di Samuele Santamarianova

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Indossa il numero 13 con il suo cognome scritto sulla schiena perché in Lega Pro funziona così.

Ma non Indossa la maglia di una squadra professionistica qualsiasi Indossa la sua, quella con la quale è cresciuto, quella della sua squadra del cuore, quella per cui ha sudato senza sosta, quella del Matelica.

Ha l’età di mio figlio Filippo con il quale ha giocato da quando avevano 6 anni.

Filippo non ha mai avuto un grande talento nel calcio ma ha partecipato a tutte le sedute di allenamento sempre con umiltà e spirito sportivo. Come madre ho cercato di mantenere alto il suo interesse per il calcio, anche se la sua partecipazione alle gare con il crescere è stata sempre più blanda. Quello che contava per me era farlo continuare per apprendere fino in fondo il senso di gruppo, di squadra.

Ieri durante l’ingresso in campo di Samuele, Filippo ha girato il video e la sua voce ha accompagnato l’esordio del compagno di squadra di una vita gridando a squarciagola VAI SAMUUUUU!!!

A differenza di tanti che sono in questo mondo che spesso è balordo, sporco dove ci sono mercenari e genitori che sono costretti a pagare per far giocare i loro figli, io sono orgogliosa di mio figlio e sono la direttrice più felice del mondo per la filosofia della società che gestisco.

Lo sport deve essere questo, sana e giusta competizione nel rispetto dei tempi e delle qualità dei nostri ragazzi.

Se non si è fenomeni del calcio sarà la vita a darci le soddisfazioni che meritiamo, bisogna lavorare con i figli per trovare la loro dimensione ed aiutarli ad esprimere al meglio le loro qualità.

Non smetterò mai di ringraziare chi mi ha dato questa possibilità.

La DG del Matelica Calcio

Roberta Nocelli


Per info su Oggi Sport: https://oggisport.it/ e la pagina Facebook https://www.facebook.com/oggisport/?notif_id=1597904047411099&notif_t=page_fan

Ancona

Controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici: sequestrati 150 kg di carne

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In un anno sono state più di otto mila tonnellate di alimenti irregolari sequestrati dai Carabinieri in Italia. Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati eseguiti diversi controlli in macellerie e ristoranti etnici, culminati con sanzioni e con una sospensione di attività. A Macerata pesanti sanzioni ad un deposito alimentare che custodiva bevande non conformi.

PESCARA – Nella Giornata mondiale della sicurezza alimentare, che ricorre ogni 7 giugno, il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute illustra le attività svolte dai Nas in Abruzzo e nelle Marche, soffermandosi in particolare si controlli svolti all’interno di macellerie o ristoranti etnici.

Nelle ultime settimane in Abruzzo sono stati controllati 40 esercizi commerciali, tra alimentari, macellai e rivenditori di kebab. In 30 sono emerse irregolarità di varia natura. La situazione più critica in provincia di Teramo, dove è arrivata la sospensione di attività per un alimentari etnico. Mancavano i requisiti minimi igienico sanitari e nei locali è stata appurata la necessità di alcuni interventi di manutenzione straordinaria, sia a livello strutturale, che per dal punto di vista della sanificazione. Molte derrate alimentari poi, erano conservate sul pavimento o in celle frigorifere che non consentivano le adeguate operazioni di polizia. Nel maggio scorso invece, sempre nel teramano, a Martinsicuro è stato chiuso un rivenditore di kebab. Oltre a queste operazioni, sono stati sequestrati 15 chili di carne di suino e agnello privi di ogni forma di tracciabilità.

A L’Aquila i Carabinieri hanno trovato 100 chili di merce scaduta e non tracciata in vendita in una macelleria, in particolare vegetali in salamoia, legumi e spezie. Qui oltretutto era esposta anche altra merce, come calzature e pentolame. La Asl ha disposto la distruzione del cibo.- Stesso discorso in un’altra macelleria etnica dell’aquilano dove 13 chili di carne erano conservati in maniera non conforme ed erano privi delle corrette etichette. La Asl ha disposto la sospensione dell’attività e la distruzione degli alimenti.

A Pescara invece, sono stati sequestrati 20 chili di pane prodotto artigianalmente: era stato congelato senza l’impiego di un idoneo abbattitore. Più tranquilla la situazione nel chietino, dove comunque sono stati effettuati diversi controlli dei Nas in macellerie e ristoranti etnici.

A Macerata infine sono state elevate sanzioni per due mila euro al titolare di origine pakistana di un deposito di alimenti e bevande nel quale erano conservate 402 bottiglie da un litro e mezzo di una bevanda alla pera denominata strumka, le cui etichette erano prive delle indicazioni obbligatorie.

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Macerata

Ricatti hard, abusi sessuali e atti persecutori su una minorenne: arrestato

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MACERATA – Ha conosciuto una ragazza su TikTok, nel 2019, e dopo averla convinta a inviarle foto intime, l’ha ricattata per 4 anni, chiedendole altre foto, costringendola ad atti di autolesionismo come tagli e incisioni con spilli, autoerotismo e comportamenti lesionisti, come docce fredde notturne e induzione al vomito. Ogni volta pretendeva video e foto dei gesti della ragazzina. Oggi, l’uomo che ha perseguitato per anni con ricatti e abusi una ragazzina minorenne è stato arrestato.

Le indagini sono partite in seguito alla segnalazione della scuola frequentata dalla ragazzina, che all’epoca in cui è stata irretita era minorenne ed aveva appena 14 anni. La giovane proviene dal Bangladesh, così come il suo persecutore.

In diverse occasioni l’uomo, residente in un’altra provincia fuori regione, la raggiungeva in treno a Recanati o a Porto Recanati, dove la costringeva a subire abusi sessuali in qualche posto isolato delle due località. La frequenza di questo tipo di incontri era di circa una volta al mese. Oggi però, ad attenderlo a Recanati c’erano anche i poliziotti.

In un episodio, il ragazzo avrebbe picchiato e minacciato con alcuni coltellini la sua giovane connazionale. L’intimidazione era sempre la stessa: se non faceva quello che le chiedeva, lui avrebbe pubblicato sul web tutto il materiale acquisito nel corso degli anni.

Il Gip di Macerata ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere e questa mattina gli agenti della Mobile sono andati a prelevare l’autore dei ricatti e degli abusi sulla ragazzina minorenne e lo hanno condotto nel carcere di Pesaro.

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Ascoli Piceno

Coldiretti Marche: «campagne bombardate dalla grandine, danni irreversibili»

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ASCOLI PICENO – L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche nei giorni scorsi ha lasciati ben visibili i segni del suo passaggio: colture distrutte, smottamenti, alberi caduti e campi allagati. Con il fenomeno più temuto, la grandine, che nel tardo pomeriggio di venerdì 12 maggio, ha bombardato le province di Pesaro Urbino, Macerata e Ascoli Piceno. La Coldiretti fa la conta dei danni provocati da grandine e maltempo sulle campagne delle MArche.

Coldiretti Pesaro Urbino ha registrato danni irreversibili su vigne, grano, girasole, mais, frutteti in zona Tavernelle di Pesaro, Carignano di Fano, a Mombaroccio e Vallefoglia. A Cartoceto sono stati segnalati smottamenti. La grandine è arrivata dopo giorni di piogge che quest’anno, a differenza di altre aree del Paese, non sono mancate. «Stiamo andando a verificare i danni che, dove la grandine ha colpito, sono senza appello – spiega Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti PU – soprattutto in questa fase stagionale quando le piante vengono danneggiate in modo tale da impedirne il futuro sviluppo». Tra Grottammare e Ripatransone è stata colpita la zona dei vivai.

«Flagellato l’alloro, l’oleandro ma è partita la conta dei danni anche per quel che riguarda i vigneti che abbiamo in quella zona – precisa Francesco Goffredo, direttore di Coldiretti Ascoli Fermo – e siamo in contatto con i due Comuni per la richiesta dello stato di calamità.

Questa mattina le imprese sono impegnate nel tentativo di cicatrizzare le ferite sulle piante. Nell’areale dove la grandine ha colpito maggiormente, si stimano danni anche del 50% della produzione. Danni meno rilevanti anche su grano, orzo e favino». Danni ingenti anche a Monte San Martino (Macerata) su frutta, vigne. «L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne».

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