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Macerata

Omicidio Pamela Mastropietro: confermato l’ergastolo ad Oseghale

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Il processo d’appello bis riguardava solo il reato di violenza sessuale, dopo che la Cassazione aveva confermato la condanna per omicidio: confermato il carcere ad Innocent Oseghale. Alla lettura della sentenza si sono levate grida di giubilo in aula.

PERUGIA – La corte d’Assise d’appello, ha confermato l’ergastolo ad Innocent Oseghale per lo stupro e l’omicidio di Pamela Mastropietro, la giovane uccisa, fatta a pezzi ed abbandonata in un trolley nelle campagne maceratesi. Il processo bis riguardava solo l’accusa di violenza sessuale: era stato trasmesso a Perugia per una questioni procedurali. L’accusa di omicidio era già stata confermata in Cassazione. Oseghale non era presente in aula al momento della lettura. C’erano invece, parenti e famigliari della vittima, che sono esplosi in un boato di giubilo.

La madre di Pamela, Alessandra Verni, ha parlato di «condanna giusta» ma ha aggiunto: «ci sono altri mostri fuori da prendere. Spero che sia a vita e senza sconti di pena. Come ho detto a Macerata fuori uno. Adesso vediamo gli altri. Vogliamo gli altri perché ci sono le prove che c’erano anche loro. Questa sentenza un po’ di sollievo me lo dà».

L’udienza si era aperta con le testimonianze dei due uomini con i quali Pamela aveva avuto rapporti sessuali consenzienti, dopo aver lasciato la comunità nella quale si trovava e prima del suo omicidio. Dovevano essere sentti nella precedente udienza, ma uno ha presentato un certificato medico, mentre l’altro non si era presentato senza fornire una motivazione valida e per lui è scattato l’accompagnamento coattivo. Sono stati sentiti a porte chiuse per tutelarne la riservatezza».

La difesa di Oseghale ha sostenuto che non sia affatto comprovato che il nigeriano abbia abusato sessualmente della giovane ed aveva invitato la Corte ad esprimersi «ignorando il clamore» suscitato dalla vicenda. I giudici tuttavia, hanno ritenuto che ci fossero abbastanza elementi per provare la violenza sessuale subita dalla giovane ed hanno confermato l’ergastolo per Oseghale.

Macerata

Tedua in concerto al Parco della Pace di Servigliano

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Venerdì 12 luglio Tedua porterà il suo tour “Il Paradiso – Atto Finale” sul palco del NoSound Fest di Servigliano.

MACERATA – Tedua, in tour nei principali festival estivi italiani, fa tappa al Parco della Pace di Servigliano. Le date – prodotte da Live Nation – si aggiungono alla data evento “Il Paradiso – Atto Finale” all’Ippodromo SNAI di Milano del 29 giugno, che lo ha consacrato come primo headliner italiano della storia degli I-Days.

Tra le tappe del tour figura il Parco della Pace di Servigliano, dove Tedua sarà in concerto venerdì 12 luglio alle 21:30 nell’ambito del NoSound Fest, celebre rassegna organizzata da Best Eventi in collaborazione con il Comune di Servigliano.

Biglietti disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.ciaotickets.com, www.ticketsms.it e prima del concerto, dalle 17:30, al botteghino del Parco della Pace.

Dopo “Il Paradiso – Atto Finale”, l’apertura trionfale della stagione con l’evento agli I-Days, Tedua ripercorre i suoi successi nei principali festival italiani. RTL 102.5 è media partner del tour estivo di Tedua.

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Macerata

Omicidio di Pamela Mastropietro, ergastolo a Innocent Oseghale

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La Cassazione respinge il ricorso della difesa e rende definitiva le condanne all’ergastolo per Innocent Oseghale inflittegli in primo grado e due volte in Appello. Nel 2022 la Suprema corte aveva chiesto approfondimenti sull’aggravante della violenza sessuale.

MACERATA – Innocent Oseghale è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della giovane Pamela Mastropietro, uccisa, fatta a pezzi ed abbandonata a Pollenza nel 2018. Oseghale era stato condannato in primo grado. Sentenza confermata poi per due volte in appello, anche se nel 2022 la Cassazione aveva chiesto approfondimenti sull’aggravante della violenza sessuale.

Non si trattava di una questione da poco, dal momento che se non fosse stata riconosciuta Oseghale avrebbe potuto evitare l’ergastolo. Con la sentenza di oggi viene messa dunque la parola fine ad una raccapricciante vicenda di cronaca prima e giudiziaria poi.

La madre della giovane alla lettura è esplosa in lacrime e si è stretta nell’abbraccio dei tanti presenti a manifestarle solidarietà. Una scena bene diversa da quando due anni fa lasciò l’Aula su tutte le furie per il parziale annullamento della condanna di Oseghale. Anche la maglietta era diversa: se nel 2022 mostrava il corpo fatto a pezzi della figlia, stamattina ne ritraeva il volto sorridente su sfondo rosa.

La donna è soddisfatta della sentenza, ma è sicura che non sia stata completamente accertata la dinamica dei fatti di quel maledetto giorno. Da sempre è convinta che Oseghale non abbia agito da solo e che i complici siano ancora a piede libero: «Tutta l’incertezza di questi anni non aiuta. Sapere che fuori ci sono dei mostri che possono fare ancora del male come hanno fatto a Pamela è un pensiero terribile».

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Ascoli Piceno

Sante Copponi, nuovo Prefetto di Ascoli: «onorato di lavorare in questa provincia»

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Il nuovo prefetto di Ascoli Piceno Sante Copponi ha diramato agli organi di stampa una lettera con la quale presenta il suo insediamento.

ASCOLI PICENO – Il nuovo prefetto Sante Copponi, da poco insediatosi dopo , illustra quali saranno le linee guida del suo operato in una lettera alla stampa che pubblichiamo per intero. Pur arrivando dalla Prefettura di Matera, si tratta di un ritorno nelle Marche per Copponi, nato a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, l’11 marzo 1959 e laureatosi in Scienze politiche all’Università di Camerino. Nel corso della sua carriera ha prestato servizio nelle prefetture di Macerata, Piacenza, Fermo e Pesaro e Urbino.

Di seguito la lettera del nuovo prefetto di Ascoli Piceno:

«Nell’assumere l’incarico di Prefetto di Ascoli Piceno, onorato di poter lavorare in questa bellissima provincia, laboriosa, ricca di storia, di beni culturali e di paesaggi, rivolgo un saluto a tutte le autorità civili, militari, religiose, al mondo delle imprese e del lavoro e al mondo delle associazioni.

Il mio massimo impegno sarà quello di preservare la coesione sociale del territorio assumendo tutte le iniziative necessarie per la tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica, dell’incolumità pubblica e dell’ambiente, con particolare attenzione rivolta alle categorie fragili e maggiormente vulnerabili.

Analogo impegno sarà profuso per favorire l’inclusione sociale delle categorie maggiormente svantaggiate.

Una particolare attenzione intendo rivolgere ai territori colpiti dal sisma del 2016 per fornire tutto il necessario supporto alla risoluzione delle problematiche sociali ed economiche.

Assicuro fin d’ora la massima collaborazione con le istituzioni locali, con il mondo delle imprese e quello del lavoro per la risoluzione delle problematiche socio-economiche presenti sul territorio provinciale contando, al riguardo, nella disponibilità e collaborazione di tutti gli attori sociali ed economici della provincia che incontrerò a breve per avere un quadro completo dell’assetto produttivo-occupazionale della provincia».   

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