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Macerata

Omicidio Pamela Mastropietro: confermato l’ergastolo ad Oseghale

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Il processo d’appello bis riguardava solo il reato di violenza sessuale, dopo che la Cassazione aveva confermato la condanna per omicidio: confermato il carcere ad Innocent Oseghale. Alla lettura della sentenza si sono levate grida di giubilo in aula.

PERUGIA – La corte d’Assise d’appello, ha confermato l’ergastolo ad Innocent Oseghale per lo stupro e l’omicidio di Pamela Mastropietro, la giovane uccisa, fatta a pezzi ed abbandonata in un trolley nelle campagne maceratesi. Il processo bis riguardava solo l’accusa di violenza sessuale: era stato trasmesso a Perugia per una questioni procedurali. L’accusa di omicidio era già stata confermata in Cassazione. Oseghale non era presente in aula al momento della lettura. C’erano invece, parenti e famigliari della vittima, che sono esplosi in un boato di giubilo.

La madre di Pamela, Alessandra Verni, ha parlato di «condanna giusta» ma ha aggiunto: «ci sono altri mostri fuori da prendere. Spero che sia a vita e senza sconti di pena. Come ho detto a Macerata fuori uno. Adesso vediamo gli altri. Vogliamo gli altri perché ci sono le prove che c’erano anche loro. Questa sentenza un po’ di sollievo me lo dà».

L’udienza si era aperta con le testimonianze dei due uomini con i quali Pamela aveva avuto rapporti sessuali consenzienti, dopo aver lasciato la comunità nella quale si trovava e prima del suo omicidio. Dovevano essere sentti nella precedente udienza, ma uno ha presentato un certificato medico, mentre l’altro non si era presentato senza fornire una motivazione valida e per lui è scattato l’accompagnamento coattivo. Sono stati sentiti a porte chiuse per tutelarne la riservatezza».

La difesa di Oseghale ha sostenuto che non sia affatto comprovato che il nigeriano abbia abusato sessualmente della giovane ed aveva invitato la Corte ad esprimersi «ignorando il clamore» suscitato dalla vicenda. I giudici tuttavia, hanno ritenuto che ci fossero abbastanza elementi per provare la violenza sessuale subita dalla giovane ed hanno confermato l’ergastolo per Oseghale.

Macerata

Civitanova Marche, liquami dal tir che trasportava maiali morti per peste suina

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Foto d'archivio.

Il tir si è fermato a Civitanova Marche durante il trasporto delle carcasse, dove i maiali sono stati abbattuti per un focolaio di peste suina, ad un inceneritore di Latina. Al momento di darsi il cambio alla guida, i due autisti si sono accorti della perdita.

MACERATA – I cassoni non erano stati correttamente sigillati e da due rimorchi sono fuoriusciti liquami che si sono riversati a terra. Il tir, che si è fermato a Civitanova Marche, trasportava carcasse di maiali abbattuti per un focolaio di peste suina sviluppatosi in un allevamento del Nord Italia. Era diretto ad un inceneritore di Latina. Ieri sera, domenica 8 settembre, i due autisti si sono si sono accorti dello sversamento di liquami dai cassoni del tir al momento del cambio al volante ed hanno segnalato il fatto.

Sono scattate le procedure di bonifica ed i cassoni sono stati nuovamente sigillati per evitare ulteriori perdite e per permettere al mezzo di raggiungere l’inceneritore. Alle operazioni hanno preso parte i carabinieri, i vigili del fuoco, personale dell’Azienda sanitaria territoriale e l’Arpam.

Il trasferimento delle carcasse avviene dopo una procedura di abbattimento nell’area metropolitana di Milano a seguito dell’emersione di casi di peste suina in un allevamento. Per mettere in sicurezza i carichi a protezione della salute pubblica i vigili del fuoco sono intervenuti con attrezzature particolari e tute di protezione. 

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Ancona

Ancora intubato il ragazzo che ha cercato di uccidere i genitori a Gagliole

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Il giovane di 23 anni è piantonato all’ospedale di Ancona. Quando stara meglio sarà trasferito in carcere con l’accusa di tentato omicidio. In base alle testimonianze, il ragazzo si stava tagliando, in casa a Gagliole, quando i genitori sono intervenuti per fermarlo e lui ha reagito con violenza.

ANCONA – E’ ancora sedato e non può respirare autonomamente il ragazzo di 23 anni di Gagliole, nel maceratese, accusato del tentato omicidio dei genitori. Dopo essersi inferto alcune ferite, ai polsi ed alla trachea, si è scagliato contro il padre e la madre, intervenuti per fermarlo. I genitori ora stanno meglio. La madre è quella che ha riportato le conseguenze minori. Il padre invece è stato sottoposto ad un delicato intervento e sebbene sia ancora in prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di vita.

In base a quanto trapelato fino ad ora, il ragazzo si stava tagliando, quando i genitori hanno cercato di fermarlo. E lui ha reagito con violenza. Il tentato omicidio è avvenuto lo scorso venerdì 6 settembre, a Gagliole, comunità di 500 anime in provincia di Macerata. Quando i genitori lo hanno visto infliggersi quei tagli con un coltello da cucina, hanno cercato di fermarlo. E lui ha rivolto l’arma contro di loro.

«Urlava in modo disperato, sovrumano, mai sentita una cosa simile» hanno affermato i vicini, come riporta Il Resto del Carlino, i quali hanno chiamato i soccorsi. Il giovane, ancora in prognosi riservata, si trova in stato d’arresto per tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela.

Proseguono le indagini per capire cosa abbia potuto spingere il ragazzo ad agire così. Descritto come una persona mite ed educata, non aveva mai mostrato segnali di squilibrio o pericolosità. Durante quei momenti si sarebbe inferto dapprima alcuni tagli, per poi colpire ripetutamente la madre in vari punti del corpo, fortunatamente solo a livello superficiale, ed il padre al torace e all’addome, molto più in profondità, prima di portarsi la lama al collo.

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Macerata

Tragedia in autostrada: travolto mentre cambia una gomma sulla corsia d’emergenza

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La tragedia si è consumata in autostrada A14, all’altezza di Civitanova Marche, dove un uomo di 58 anni di Giulianova è stato investito sulla corsia d’emergenza.

MACERATA – Intorno alle 8:30 di questa mattina, si è verificato un terribile incidente in autostrada A14, nella carreggiata nord all’altezza di Civitanova Marche, dove un uomo è stato investito mentre cambiava una gomma sulla corsia d’emergenza. PEr G. C. 58 anni di Giulianova, non c’è stato nulla da fare.

L’uomo si è fermato nei pressi del chilometro 257 per sostituire un pneumatico, dopo aver forato. La sua auto si trovava sulla corsia d’emergenza. Mentre si trovava all’opera con il crick, un furgone lo ha travolto, non lasciandogli scampo.

Immediatamente allertati, i sanitari del 118 sono giunti sul luogo dell’incidente insieme alla polizia stradale della sottosezione di Porto San Giorgio. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire la dinamica nel dettaglio e capire come si sia potuto verificare il fatale investimento.

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