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Ancona

Conferenza “Lo sviluppo urbanistico-edilizio di Jesi nel XVI secolo”

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conferenza jesi xvi secolo

Domenica 21 Maggio a Palazzo Bisaccioni durante la conferenza “Lo sviluppo urbanistico-edilizio di Jesi nel XVI secolosi è parlato della città di cinquecento anni fa, grazie ad un percorso che ha fatto rivivere le vie e i palazzi dell’epoca, tra le note di danze e balletti, per riappropriarsi di un passato che tanto ancora emerge nell’oggi.

ANCONA – L’Associazione Culturale Euterpe APS, grazie anche alla collaborazione con Quaderni Storici Esini “Riccardo Ceccarelli”, ha desiderato offrire alla cittadinanza un piacevole pomeriggio di studio sulle radici storiche, soffermandosi sulla Jesi del XVI secolo, un periodo di rinascita urbanistica e sociale. I presenti hanno potuto ascoltare le relazioni degli storici e autori locali Gianni Barchi, Maria Cristina Zanotti e Stefano Vignaroli, in una serata in cui le relazioni sono state alternate dalla musica e dalla lettura.

La voce dell’attrice jesina Roberta Javarone ha proposto l’ascolto di quattro brani tratti dalla trilogia di romanzi storici “Lo stampatore”, che Stefano Vignaroli ha scritto prendendo spunto da alcuni elementi architettonici della città di Jesi e da fatti realmente accaduti. Tra una relazione e l’altra, l’attrice ha proposto parti di “L’ombra del campanile”, “La corona bronzea” e “Nel segno del leone” a cui, ha annunciato l’autore, seguirà a breve il quarto episodio.

Gioia Casale, vicepresidente di Euterpe, nel portare il suo saluto ha evidenziato l’impegno dell’associazione nel promuovere occasioni di valorizzazione dell’arte e della storia locale e il neo presidente Stefano Vignaroli ha desiderato ringraziare Lorenzo Spurio che, per motivi di lavoro, ha dovuto lasciare la guida dell’associazione. Il direttore della rivista “Quaderni Storici Esini”, Gianni Barchi, ha spiegato come la rivista sia sempre disponibile a collaborare anche con altre associazioni per studiare e divulgare la storia locale.

La musica alla chitarra scelta e suonata dal Maestro Massimo Agostinelli di Ancona ha accompagnato tutto l’incontro, a partire dal primo brano, la Gagliarda, una danza del liutista inglese John Dowland (1563-1625) che visse tanti anni in Italia.

Le relazioni “Terravecchia, da borgo a città” di Gianni Barchi, “Evoluzione urbanistica della Jesi del Cinquecento” di Maria Cristina Zanotti e “Rendere il fiume Esini navigabile: un’opera sempre desiderata ma mai realizzata” di Stefano Vignaroli, hanno tutte evidenziato in maniera egregia lo sviluppo della città di Jesi, sia dal punto di vista edilizio, che sociale, nel XVI secolo, che hanno portato col tempo la città a prendere l’aspetto a tutti noi oggi familiare.

I presenti sono stati omaggiati della stampa di un disegno a china del prof. Mario Pasquinelli, concesso da suo figlio Fabrizio, e raffigurante i lavori per la costruzione della chiesa delle Grazie di Jesi.

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Difesa della costa Marche: nuove scogliere e ripascimento a Falconara Marittima e Montemarciano

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difesa costa marche

E’ stato presentato questa mattina il piano di interventi integrati di difesa della costa delle Marche. Tra Falconara Marittima e Senigallia verranno posizionate nuove scogliere. Aguzzi: «E’ il più grande intervento mai realizzato in Regione».

ANCONA – Secondo l’assessore regionale Stefano Aguzzi, il piano di interventi integrati a difesa della costa presentato questa mattina, «è il più grande intervento mai realizzato nelle Marche». Prevede investimenti da oltre 17 milioni di euro: 8 provengono dai fondi statali FSC 2014-2020, 1 milione e 400 mila euro provengono da fondi regionali., mentre il restante, quasi 8 milioni, sono erogati da RFI. Gli interventi prevedono il posizionamento di nuove scogliere davanti a Falconara Marittima e il ripascimento del litorale di Montemarciano.

I soggetti coinvolti nella realizzazione degli interventi sono: Regione Marche, Ministero Infrastrutture Trasporti – Provveditorato OOPP Marche Umbria Toscana, RFI Rete Ferroviaria Italiana SpA, Comuni Falconara Marittima e Montemarciano, i cui rappresentanti erano oggi presenti, tra loro: i sindaci di Falconara Marittima, Stefania Signorini, e di Montemarciano, Damiano Bartozzi, con il vice sindaco Andrea Tittarelli; Simone Perticarini, dirigente RFI Ancona. Hanno illustrato il progetto Carla Macaione e Corrado Maria Cipriani, dirigenti Provveditorato OOPP Marche, mentre l’incontro era moderato da David Piccinini, dirigente della Direzione Ambiente e Risorse Idriche della Regione Marche. 

Per quanto riguarda le nuove scogliere, è ancora Aguzzi a chiarire che «Non saranno posizionate scogliere rigide, perché altrimenti l’erosione raggiungerebbe le vicine Marzocca e Senigallia. Saranno portate circa 320 metri cubi di ghiaia per ampliare la spiaggia, garantendo così per gli anni a venire la fruibilità del litorale e la sicurezza alla viabilità e a tutte le strutture che sono a terra». La ghiaia, «grande intuizione delle strutture regionali», per la prima volta sarà prelevata da un fiume, l’Esino. «Sono stati fatti oltre 50 campionamenti per capire se fosse un sedime adatto ad essere portato nel lungomare. Questi carotaggi sono andati fortunatamente bene. Dalla foce fino a Jesi, per circa 12 km saranno dunque rimossi tutti i sedimenti che si sono accumulati negli anni. Così facendo otteniamo un duplice risultato con un unico intervento: un importante ripascimento a Marina di Montemarciano e la messa in sicurezza il fiume Esino».

I lavori dovrebbero partire per le scogliere rigide a inizio 2024, per il ripascimento invece dopo la stagione estiva 2024. In particolare il progetto prevede: sul litorale di Montemarciano, la manutenzione di 8 pennelli compresi tra i transetti 284 e 287, un ripascimento protetto dai pennelli esistenti tra i transetti 284 e 287 con l’apporto di 65.000 mc di materiale sedimentario su un tratto di litorale di lunghezza di 810 ml., un ripascimento libero tra i transetti 277 e 284, come individuati dal Piano di Gestione Integrata delle Zone Costiere, con l’apporto di 255.000 mc di materiale sedimentario su un tratto di litorale di lunghezza pari a 1.580 ml.; sul fiume Esino di, lavori idraulici di riprofilatura della sezione di deflusso di alcuni tratti localizzati nella sua parte terminale, mediante asportazione di materiale sedimentario sovralluvionale per un volume complessivo stimato pari a 389.425,14 mc.

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Recuperato in mare a Numana il cadavere dell’imprenditore disperso

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recuperato in mare cadavere disperso a numana

Ha salutato la moglie e si è tufato in acqua per un bagno, ma non è più tornato. Ubaldo Pomioli, titolare di uno stabilimento balneare, è annegato probabilmente a causa di un malore. Il suo cadavere è stato recuperato dopo una notte di ricerche nel mare di Numana dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

ANCONA – «Ubaldo torna!» gridava disperata lo scorso lunedì 11 settembre la moglie, guardando il mare dalla spiaggia dello stabilimento la Bussola a Marcelli di Numana, del quale sono i titolari. Ma Ubaldo Pomioli, 58 anni, non è più riemerso e dopo una notte di ricerche il suo cadavere è stato individuato e recuperato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, nel mare di Numana.

Il cadavere dell’imprenditore si trovava ad una distanza di 30 metri dalla costa e a 5 metri di profondità. Era ubicato in uno spicchio di mare antistante al suo stabilimento balneare. Non certo una zona sconosciuta: ogni sera, dopo lavoro, era solito farsi una nuotata in quelle acque. L’ipotesi più accreditata è che possa aver avvertito un malore. La moglie infatti ha raccontato che la sera precedente alla tragedia, il marito si era sentito poco bene. Il giorno successivo però, si presentato regolarmente al lavoro. Al termine, come di consueto, ha optato per un bagno in mare. Ha lasciato i suoi effetti personali e si è tuffato, non riemergendo più.

I sommozzatori hanno impiegato i sonar durante le ricerche, alle quali hanno partecipato anche i mezzi della Capitaneria di Porto, impiegando pure un elicottero. Il ritrovamento però è avvenuto soltanto il giorno successivo, anche grazie alla testimonianza di un uomo che ha visto il punto in cui l’imprenditore si è tuffato in acqua.

L’uomo era originario di Porto San Giorgio, dove era molto conosciuto anche per via del noto negozio di arredamento di famiglia. Lascia una figlia di 16 anni e la moglie.

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L’estate del Reparto Aeronavale della GdF a San Benedetto e Ancona: 400 missioni

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attività aeronavale gdf estate 2023 marche

Diramato il bilancio delle attività svolte nell’estate del 2023 dal personale della Stazione Navale di Ancona e della Sezione Operativa di San Benedetto del Tronto del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, impegnato h24 per pattugliare i 180 chilometri di costa delle Marche.

ANCONA – 80 militari specializzati a bordo di 10 mezzi navali, tra vedette e guardacoste, impegnati h24 in 400 missioni lungo il litorale marchigiano. Si può riassumere così l’estate 2023 del personale del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, di stanza anche a San Benedetto del Tronto, impegnato a pattugliare la costa delle Marche.

Nei porti di Fano e Civitanova Marche, al fine di potenziare i servizi di vigilanza e controllo ed assicurare un presidio più efficace e reattivo anche nelle fasce costiere più distanti dal capoluogo dorico, è stata impiegata un’unità navale in maniera continuativa.

I finanzieri, con competenze di polizia del mare e polizia economico finanziaria, hanno lavorato notte e giorno per tutelare l’economia legale e contrastare le attività illecite. Durante i controlli sono emerse irregolarità nel 14% dei casi.

Le violazioni al codice della navigazione riscontrate sono state commutate in sanzioni per 200 mila euro. 20 mila invece quelle ai pescatori di frodo: altrettanti sono stati gli esemplari di ricci di mare rigettati in mare.

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