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Ascoli Piceno

Anffas Grottammare, Cgil: «esuberi per decisioni errate», la presidente «accuse fuorvianti»

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anffas grottammare

Botta e risposta tra Cgil e fondazione sulle difficili condizioni nelle quali versa l’Anffas di Grottammare. Per il sindacato è inaccettabile che gli esuberi arrivino dopo investimenti immobiliari e in un momento in cui al personale si chiedono turni di lavoro consecutivi. Per la presidente Ceneri invece si tratta di una ricostruzione che non tiene conto di diversi fattori.

ASCOLI PICENO – La situazione economica dell’Anffas di Grottammare è quantomeno delicata e dopo la cessazione di alcuni rapporti di lavoro a tempo determinato, si staglia all’orizzonte lo spettro dei licenziamenti per far fronte agli esuberi. Uno scenario che provoca il disappunto di FP Cgil secondo la quale si è giunti a questo punto anche per colpa di investimenti sbagliati, senza oltretutto tenere conto della situazione di sofferenza del personale, al quale si richiedono sforzi straordinari. Rigetta tale ricostruzione la presidente della fondazione Gabriella Ceneri, secondo la quale le scelte intraprese sono tutte indirizzate verso la sopravvivenza dell’istituto.

«A fine dicembre la fondazione ci ha convocati per riattivare il confronto. Speravamo vi fosse finalmente l’occasione per ripristinare un rapporto di collaborazione e che intendesse affrontare le criticità da noi più volte segnalate. – Afferma Viola Rossi, Segretaria della FP CGIL di Ascoli Piceno – Invece ci siamo ritrovati ad un tavolo in cui si è parlato esclusivamente delle difficoltà economiche dell’Ente e di conseguenti esuberi di personale. Nonostante siano stati fatti recentemente importanti investimenti in immobilizzazioni, Anffas ha dichiarato di dover interrompere i contratti a tempo determinato e di trovarsi addirittura con diversi esuberi di lavoratori stabili sui quali aleggia l’ombra del licenziamento nei prossimi mesi. Tuttavia chiede anche prestazioni in straordinario alle stesse figure professionali che dichiara siano in esubero e programma addirittura l’attività ricorrendo alle cosiddette doppie notti, ovvero turni di lavoro consecutivi che negano il dovuto smonto al lavoratore in questione e lo costringe ad un ulteriore turno notturno consecutivo, scelta inaccettabile non solo perché innalza il livello di rischio nell’assistenza agli ospiti, ma anche a fronte delle recenti tragedie che hanno avuto risalto dalla cronaca ed hanno coinvolto proprio lavoratori di strutture residenziali. Questa situazione non è davvero più sostenibile».

Le dichiarazioni di Viola Rossi hanno lasciato «molto perprlessa» Gabrielle Ceneri, presidente della fondazione Anffas Ets di Grottammare secondo la quale «al tavolo sindacale di dicembre» ai sindacati è stato detto che «la Fondazione, per potersi assicurare la prosecuzione dei servizi residenziali in favore delle persone con disabilità attualmente accolte (e conservare i posti di lavoro) dovrà necessariamente riconvertire, entro settembre 2024, le due Coser da 10 posti ciascuna (Case famiglia). Strutture attualmente dislocate in zona La Vigna di Ripatransone e a Grottammare, in una unica struttura sanitaria da 20 posti». Gli esuberi dunque sarebbero determinati dalla necessità di modificare l’organigramma interno e «non certo dalla volontà dell’Ente. Non si tratta di un’opzione gestionale che un sindacato possa criticare o ostacolare, ma di una doverosa trasformazione del servizio, sotto pena della sua sopravvivenza». Per quanto riguarda i contratti determinati non rinnovati, la presidente spiega che essi erano stati stipulati proprio per coprire un periodo di tempo limitato e che ora si sono semplicemnte esauriti. Infine, per quanto riguarda i turni, questi sono organizzati nel pieno rispetto della normativa vigente e ordinariamente non prevedono la doppia notte (pur consentita contrattualmente) o straordinari, pertanto trovo davvero ingiusto che la sindacalista abbia inteso stigmatizzare una situazione eccezionale-con personale in ferie e malattia -che ne ha richiesto l’utilizzo».

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Lavoratori in nero e scarsa sicurezza: sei attività sospese ad Ascoli e Fermo, sanzioni per oltre 270 mila euro

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In seguito ad una campagna di vigilanza nei confronti di cantieri e calzaturifici delle province di Ascoli Piceno e Fermo, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Gruppo Tutela del Lavoro hanno scoperto lavoratori in nero e gravi violazioni sulla salute dei lavoratori: sei attività sospese.

ASCOLI PICENO – Elevato rischio di caduta o di rimanere fulminati, dispositivi di sicurezza assenti o carenti, mancati corsi di formazione per i lavoratori e nessuna vigilanza da parte dei datori di lavoro. Queste sono alcune delle irregolarità riscontrate dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia con il supporto dei militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Ascoli Piceno e Fermo, nell’ambito di una campagna di vigilanza sulla sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno di cantieri edili e calzaturifici. Sei attività sono state sospese nelle province di Ascoli Piceno e Fermo e le sanzioni irrogate superano complessivamente i 270 mila euro.

In un cantiere di Ascoli Piceno, i Carabinieri hanno accertato gravi violazioni per la salute e per la sicurezza dei lavoratori, procedendo alla sospensione di 3 delle 6 ditte ispezionate. All’interno del cantiere, ove erano presenti complessivamente 11 lavoratori,  i militari hanno riscontrato inoltre il mancato coordinamento tra le imprese esecutrici, la redazione del piano operativo di sicurezza privo dei requisiti previsti, l’utilizzo improprio dei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori con relativa omessa vigilanza da parte del datore di lavoro, l’omessa predisposizione degli estintori all’interno del cantiere e l’utilizzo improprio delle impalcature. Alla luce di quanto accertato, oltre a procedere alla sospensione delle attività imprenditoriali, sono state irrogate sanzioni amministrative e ammende per oltre 90.000 euro.

Gravi violazioni anche in un cantiere di San Benedetto del Tronto, dove i Carabinieri hanno proceduto alla sospensione della ditta affidataria dei lavori e della ditta esecutrice per la presenza di pericoli di caduta verso il vuoto per i lavoratori a causa della mancanza di parapetti sul ponteggio. Veniva inoltre riscontrata l’omessa valutazione del rischio elettrico da parte del datore di lavoro, il mancato coordinamento tra le imprese esecutrici, l’utilizzo improprio dei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori con relativa omessa vigilanza da parte del datore di lavoro, la difformità del disegno esecutivo del ponteggio con la mancanza del calcolo di resistenza e stabilità e la mancata vigilanza da parte del committente. Nella circostanza i militari irrogavano sanzioni amministrative e ammende per circa 70.000 euro.

All’interno di un cantiere di Arquata del Tronto invece, oltre a gravi irregolarità in termini di sicurezza e salute dei lavoratori, i militari hanno accertato che 3 dei 4 lavoratori presenti erano impiegati “in nero”. Veniva inoltre riscontrata l’omessa nomina di un adeguato numero di addetti alle emergenze, l’assenza di estintori, l’omessa manutenzione delle attrezzature di lavoro, la mancanza dei requisiti minimi del P.O.S. (piano operativo per la sicurezza) e la mancanza del PIMUS (piano montaggio, uso e smontaggio del ponteggio). Nella circostanza i militari hanno irrogato sanzioni amministrative e ammende per circa 75.000 euro.

È stato infine controllato un calzaturificio in Monte Urano, accertando la presenza di un numero insufficiente di addetti alle emergenze, il mancato aggiornamento della formazione dell’RSPP dell’RLS e dei lavoratori e l’omessa valutazione del rischio chimico e microclima all’interno del DVR. Nella circostanza i militari hanno irrogato sanzioni amministrative e ammende per circa 40.000 euro.

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Giornata del Mare, le celebrazioni partono da San Benedetto del Tronto

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Da oggi e per tutta la settimana, la Direzione Marittima delle Marche ha organizzato una serie di iniziative per celebrare la Giornata del Mare e della cultura marinara, che prenderà avvio da San Benedetto del Tronto.

ASCOLI PICENO – Oggi, giovedì 11 aprile, si celebra la Giornata del Mare e della cultura marinara, una ricorrenza italiana istituita nel 2017 che valorizza la conoscenza e la tutela del mare. Per celebrare l’incantevole angolo di Adriatico centrale, risorsa preziosa per il territorio che si snoda dal Monte San Bartolo al Piceno, la Direzione Marittima delle Marche retta dal Contrammiraglio Donato De Carolis, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, ha organizzato una serie di eventi lungo le principali località costiere marchigiane. Le celebrazioni della giornata del Mare prendono avvio oggi a San Benedetto del Tronto.

«Il mare è la risorsa trainante della nostra fervida economia – ha dichiarato l’Ammiraglio De Carolis, Comandante Regionale della Guardia Costiera – Qui più che in altre regioni d’Italia, il mare è una fonte di inestimabile ricchezza, ma anche cultura e coesistenza tra passato e presente, tra antiche tradizioni e business moderni. Abbiamo fortemente voluto festeggiare il nostro mare, perché ai nostri ragazzi dobbiamo lasciare in eredità un patrimonio che rappresenti, per loro, il punto di partenza per uno sviluppo sostenibile ed una migliore qualità della vita».

Coordinate dalla Direzione marittima di Ancona, le celebrazioni iniziano oggi alla riviera delle palme di San Benedetto del Tronto, con un evento la cui regia e promozione è curata dalla locale Capitaneria di porto, in collaborazione con l’Istituto alberghiero Buscemi e con il Museo del mare.

Porto, aula magna e laboratori didattici: tre location di eccezione, per oltre 150 studenti provenienti dalla Provincia per promuovere la consapevolezza sull’importanza di preservare il nostro prezioso ecosistema marino.

Una “poliedrica ed itinerante” iniziativa che mira a sensibilizzare giovani e giovanissimi, quindi, sviluppandone il concetto di responsabilità ambientale per renderli cittadini attivi del mare, tutori della sua conservazione e della sua cultura.

L’evento di apertura avviato dalla Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto vedrà la partecipazione dei militari e subacquei della Guardia Costiera, Biologi dell’Università di Camerino, esperti pescatori locali, nonché cani di salvataggio.

Inoltre, le attività saranno impreziosite anche dalla presenza della motovedetta SAR Classe 300 della Guardia Costiera, da una unità a vela della Marina Militare e da un guardacoste della Guardia di Finanza.

Questo è solo un assaggio di quanto è stato riservato agli studenti che saranno coinvolti in quella che vuole essere una grande festa del mare e della scuola.

Le iniziative proseguiranno nella settimana prossima nelle date del 16 aprile presso il porto di Pesaro per concludersi il 18 aprile nel porto di Ancona.

Ancora una volta, orgogliosamente, le nostre coste e le città che racchiudono sono viva testimonianza dell’impegno nella protezione del nostro ambiente marino.

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Ascoli Piceno

Incendio in galleria in autostrada a Cupra Marittima

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incendio galleria cupra autostrada

Al momento non sono noti i dettagli relativi a dinamica dell’incidente e mezzi coinvolti. Sul posto stanno convergendo i mezzi di soccorso. Traffico deviato su una sola corsia.

ASCOLI PICENO – Le immagini hanno già fatto scalpore sul web, ma ancora non si conoscono molti dettagli relativi all’incendio sviluppatosi questa mattina, giovedì 4 aprile, all’interno di una galleria dell’autostrada A14, all’altezza di Cupra Marittima, in direzione sud.

Sul posto stanno convergendo al momento i mezzi di soccorso. Non si sa al momento che cosa abbia potuto originare l’incendio propagatosi in galleria a Cupra Marittima, né quali mezzi siano coinvolti o se ci sono feriti. Dal luogo dell’incendio si è sollevata una densa colonna di fumo, visibile da grande distanza.

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