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Ascoli Piceno

Tutto pronto per la Fiera di San Martino a Grottammare

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fiera san martino grottammare 2023

Uno degli appuntamenti più attesi del territorio è ai nastri di partenza: 350 operatori impegnati sabato e domenica per la quarta manifestazione mercatale delle Marche. Modifiche alla viabilità durante la manifestazione e ordinanza che vieta la somministrazione di bottiglie e bicchieri di vetro.

ASCOLI PICENO – Fine settimana nel segno di una delle più antiche tradizioni del Piceno: domani, sabato 11, e domenica 12 novembre le bancarelle della Fiera di San Martino torneranno a Grottammare. Oltre 350 gli operatori attesi. Per loro, uno spazio riservato nel cuore della città di 9000 metri quadrati. L’organizzazione ha dovuto necessariamente prevedere modifiche temporanee alla viabilità e provvedimenti in termini di pubblica sicurezza.

fiera san martino grottammare 2023 locandina

L’evento di Grottammare si distingue nel panorama mercatale regionale non solo per il numero di operatori partecipanti (è la quarta fiera più grande delle Marche, dopo Ancona, Pesaro e Senigallia, in base ai dati diffusi da Regione Marche), ma anche per le attività collaterali offerte al suo pubblico, che quest’anno si caratterizzano per due novità: uno spazio di intrattenimento interamente dedicato ai più piccoli nel Giardino comunale e la collaborazione con il Museo della Civiltà contadina ed artigiana di Ripatransone.

«L’organizzazione della fiera è in capo al Servizio Attività produttive, che ringrazio, ed è un’attività complessa che parte mesi prima dell’evento» ha affermato il sindaco Alessandro Rocchi ieri, nel corso della presentazione dell’iniziativa a Palazzo Ravenna, affiancato dalla consigliera delegata Cristina Baldoni. Con loro, la consigliera comunale delegata agli Eventi culturali, Rossella Moscardelli, e la direttrice del Museo della civiltà contadina ed artigiana di Ripatransone, Anna Stacciarini, che vede nella collaborazione aperta con Grottammare «un’occasione di rilancio e di visibilità dello spazio museale ripano, tra i più importanti del centro Italia».

«Un gemellaggio, quest’ultimo, in cui fortemente credo – ha dichiarato la consigliera Baldoni -. Un arricchimento reciproco che consolida la vicinanza territoriale ed ora anche fisica con Ripatransone».

La due giorni di manifestazioni ed eventi sarà anticipata dal convegno “La Fiera di San Martino, un percorso tra tradizione e innovazione”, che si terrà questa sera, venerdì 10 novembre, alle 21:00 in Sala consiliare.

I visitatori della Fiera di San Martino a Grottammare potranno ammirare attraverso alcune vetrine che si affacciano in piazza Alighieri una selezione di attrezzature della tradizione rurale del territorio: «Gli strumenti esposti – aggiunge Baldoni – ci narrano delle nostre origini e della nostra identità di eredi della civiltà contadina. Abbiamo a pochi passi da noi una raccolta entusiasmante di reperti delle nostre radici e quest’anno, dopo enormi sforzi e tanta generosità degli amici ripani, siamo in grado di raccontare un po’ di noi, della vita di anni fa, dei primi sistemi più evoluti per la produzione del vino risalenti ai primi del ‘900. Desidero ringraziare la generosità dei soci del museo, della presidente Anna avv. Stacciarini, del nostro concittadino Amedeo Pignotti, che ci ha messo a disposizione i locali per l’esposizione, e la Protezione civile, punta di diamante di tutta la nostra città».

Per raggiungere in maniera più agevole la Fiera, l’Amministrazione comunale raccomanda l’uso del bus navetta  gratuito. Il servizio è offerto in collaborazione con l’azienda START Plus. I collegamenti sono garantiti, dalle ore 8 alle ore 20, da Cupra Marittima (via Ss16) e da San Benedetto del Tronto (rotonda Ballarin, via lungomare), con corse continuative.

Non troppo distanti dall’area espositiva, comunque, sono presenti i seguenti parcheggi:

  • l’ex piazzale ferroviario, dotato di due accessi, uno a sud dal piazzale stazione, e uno a nord dalla SS16
  • l’area nei pressi del sottopasso ferroviario “Pertini”, lato est ferrovia
  • l’area in via Modigliani, zona Tesino Village (parcheggio scambiatore)
  • i parcheggi del centro storico: lato sud, adiacente al vecchio ospedale, e lato nord, sotto la scalinata di Santa Lucia
  • parcheggio c/o il Bosco dell’Allegria (zona ex Ferriera)

Per quanto riguarda le emergenze, mezzi di servizio della Protezione civile comunale e ambulanze della Misericordia saranno in sosta davanti alla sede municipale, lato Ss16, e in piazza Kursaal, per tutto il tempo della manifestazione.

Transito e sosta vietati sulla Ss 16, sul lungomare e nelle vie Crucioli, Battisti, Nazareno Sauro. In via Capriotti sosta consentita solo ai veicoli degli espositori di vini, in via Cavour senso unico in direzione ovest. Direzione contraria per il senso unico istituita in via Castelfidardo. Sosta vietata in via Toscanini, via Sant’Agostino, via Montegrappa, via F.lli Rosselli e nel tratto antistante la rampa di accesso all’autorimessa dei mezzi di Polizia Locale in piazza Garibaldi.

Ascoli Piceno

Truffe alle anziane ad Ascoli Piceno: 2 arresti a Napoli

Mentre i complici raggiravano le vittime al telefono, loro stazionavano in città in attesa di riscuotere.

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I Carabinieri hanno dato esecuzione alle misure cautelari nei confronti di un ventenne ed un quarantasettenne, entrambi pluripregiudicati e residenti nella provincia di Napoli. Uno in carcere e l’altro ai domiciliari.

ASCOLI PICENO – Al termine di una prolungata attività investigativa, i Carabinieri hanno arrestato due uomini pluripregiudicati residenti nella provincia di Napoli, accusati di aver compiuto due truffe aggravate e sostituzione di persona nei confronti di due anziane signore ascolane.

La truffa seguiva un copione ben preciso: i due arrestati sono partiti da Napoli e sono arrivati ad Ascoli in attesa di attuare le truffe alle anziane. Nel frattempo gli altri complici, direttamente dalla città partenopea, si attaccavano ai telefoni alla ricerca di vittime.

Le donne che hanno alzato la cornetta sentivano un sedicente figlio o nipote che raccontava loro di avere bisogno di denaro per risolvere guai seri. La concitazione del momento, la fretta e la voce trafelata in due occasioni non hanno permesso alle vittime di riconoscere i loro stessi parenti. Il presunto figlio o nipote ha spiegato alle anziane cosa fare: da lì a poco sarebbe passato un amico, al quale avrebbero dovuto consegnare quello che riuscivano a racimolare.

Le due vittime hanno consegnato complessivamente denaro contante per oltre 5000 euro e gioielli per un valore di oltre 50 mila euro. 

I Carabinieri, nell’ottica della salvaguardia e della tutela della persone più indifese, rinnovano ancora una volta l’invito ai cittadini a segnalare tempestivamente qualsivoglia situazione anomala tramite il numero di emergenza 112, ovvero tramite il sito www.carabinieri.it.

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Ascoli Piceno

Vivevano a San Benedetto del Tronto, tenevano la cocaina a Tortoreto: arrestati

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I Carabinieri hanno sequestrato più di un chilo di stupefacente ed oltre cinque mila euro in contanti. La droga era nascosta anche in un contenitore scavato nel terreno.

TERAMO – I Carabinieri di Alba Adriatica hanno arrestato per spaccio due soggetti extracomunitari di 33 e 29 anni domiciliati a San Benedetto del Tronto, i quali conservavano la cocaina a Tortoreto e Colonnella. Complessivamente, i militari hanno sequestrato circa 1,2 chili di stupefacente e 5.500 euro, ritenuti proventi dell’attività di spaccio. Entrambi gli arrestati erano gravati da numerosi precedenti di polizia.

L’operazione ha preso avvio da una perquisizione domiciliare a Tortoreto. La casa in cui sono entrati i Carabinieri era un vero e proprio laboratorio, dove le dosi venivano suddivise e confezionate. Qui sono stati trovati 1.204 grammi di stupefacente, oltre a due bilancini ed il materiale per confezionare le dosi. Le perquisizioni si sono estese anche a Colonnella, dove, in un terreno agricolo, i militari hanno trovato altri 100 grammi di cocaina. Suddivisi in 200 bustine sigillate, erano nascoste in un contenitore interrato nel campo. Il denaro invece, è spuntato fuori in seguito alla perquisizione di una altro domicilio, sito a San Benedetto del Tronto.

I soggetti sorpresi con la cocaina a Tortoreto e Colonnella sono stati arrestati con l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tradotti presso la Casa Circondariale di Teramo.

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Ascoli Piceno

Lavoratori in nero e scarsa sicurezza: sei attività sospese ad Ascoli e Fermo, sanzioni per oltre 270 mila euro

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carabinieri tutela del lavoro attività sospese ascoli fermo

In seguito ad una campagna di vigilanza nei confronti di cantieri e calzaturifici delle province di Ascoli Piceno e Fermo, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Gruppo Tutela del Lavoro hanno scoperto lavoratori in nero e gravi violazioni sulla salute dei lavoratori: sei attività sospese.

ASCOLI PICENO – Elevato rischio di caduta o di rimanere fulminati, dispositivi di sicurezza assenti o carenti, mancati corsi di formazione per i lavoratori e nessuna vigilanza da parte dei datori di lavoro. Queste sono alcune delle irregolarità riscontrate dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno e del Gruppo Tutela Lavoro di Venezia con il supporto dei militari dei Comandi Provinciali Carabinieri di Ascoli Piceno e Fermo, nell’ambito di una campagna di vigilanza sulla sicurezza dei luoghi di lavoro all’interno di cantieri edili e calzaturifici. Sei attività sono state sospese nelle province di Ascoli Piceno e Fermo e le sanzioni irrogate superano complessivamente i 270 mila euro.

In un cantiere di Ascoli Piceno, i Carabinieri hanno accertato gravi violazioni per la salute e per la sicurezza dei lavoratori, procedendo alla sospensione di 3 delle 6 ditte ispezionate. All’interno del cantiere, ove erano presenti complessivamente 11 lavoratori,  i militari hanno riscontrato inoltre il mancato coordinamento tra le imprese esecutrici, la redazione del piano operativo di sicurezza privo dei requisiti previsti, l’utilizzo improprio dei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori con relativa omessa vigilanza da parte del datore di lavoro, l’omessa predisposizione degli estintori all’interno del cantiere e l’utilizzo improprio delle impalcature. Alla luce di quanto accertato, oltre a procedere alla sospensione delle attività imprenditoriali, sono state irrogate sanzioni amministrative e ammende per oltre 90.000 euro.

Gravi violazioni anche in un cantiere di San Benedetto del Tronto, dove i Carabinieri hanno proceduto alla sospensione della ditta affidataria dei lavori e della ditta esecutrice per la presenza di pericoli di caduta verso il vuoto per i lavoratori a causa della mancanza di parapetti sul ponteggio. Veniva inoltre riscontrata l’omessa valutazione del rischio elettrico da parte del datore di lavoro, il mancato coordinamento tra le imprese esecutrici, l’utilizzo improprio dei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori con relativa omessa vigilanza da parte del datore di lavoro, la difformità del disegno esecutivo del ponteggio con la mancanza del calcolo di resistenza e stabilità e la mancata vigilanza da parte del committente. Nella circostanza i militari irrogavano sanzioni amministrative e ammende per circa 70.000 euro.

All’interno di un cantiere di Arquata del Tronto invece, oltre a gravi irregolarità in termini di sicurezza e salute dei lavoratori, i militari hanno accertato che 3 dei 4 lavoratori presenti erano impiegati “in nero”. Veniva inoltre riscontrata l’omessa nomina di un adeguato numero di addetti alle emergenze, l’assenza di estintori, l’omessa manutenzione delle attrezzature di lavoro, la mancanza dei requisiti minimi del P.O.S. (piano operativo per la sicurezza) e la mancanza del PIMUS (piano montaggio, uso e smontaggio del ponteggio). Nella circostanza i militari hanno irrogato sanzioni amministrative e ammende per circa 75.000 euro.

È stato infine controllato un calzaturificio in Monte Urano, accertando la presenza di un numero insufficiente di addetti alle emergenze, il mancato aggiornamento della formazione dell’RSPP dell’RLS e dei lavoratori e l’omessa valutazione del rischio chimico e microclima all’interno del DVR. Nella circostanza i militari hanno irrogato sanzioni amministrative e ammende per circa 40.000 euro.

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