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La collezione bridal 2023 di Alessandro Angelozzi Couture, “Love a Vampire”

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TERAMO – Domenica 25 settembre Alessandro Angelozzi Couture ha presentato la collezione bridal 2023. Lo stilista, tra i rappresentanti più noti e apprezzati a livello mondiale della vera sartoria artigianale made in Italy, come sempre ha dato forma alle sue creazioni seguendo un concept, un filo conduttore. Il nome scelto per la collezione di abiti da sposa 2023 è “Love a Vampire”

«Mi lascio sempre ispirare da una storia d’amore e quest’anno ho scelto una fiaba dei nostri giorni – racconta lo stilista – un amore impossibile di una donna innamorata di un uomo bellissimo, ma dannato». La location scelta per presentare i modelli di quest’anno è stato il Castel Savoia, a Gressoney in Val d’Aosta.

«Love a Vampire è sicuramente molto glamour, ma non rinuncia a romanticismo, delicatezza e femminilità – dice Alessandro Angelozzi, che prosegue descrivendo la collezione bridal 2023 – Molto varia, spazia da volumi morbidi, fluttuanti ed eterei, a splendide sirene che esaltano ogni silhouette con ricami esclusivi, guipure, macramè e pizzi francesi di ogni tipo, ad abiti scultorei, di design, che valorizzano la purezza delle linee con tessuti in mikado o duchesse».

Le creazioni dell’atelier sono realizzate esclusivamente a mano e solo in Italia. Altissimo valore artigianale, tessuti di prima qualità e attenzione al dettaglio per realizzazioni d’eccellenza e di sicuro impatto, ma adatte a tutte le tasche. Gli abiti Alessandro Angelozzi Couture non si rivolgono soltanto ad una platea di nicchia, ma sono pensati e confezionati per rendere speciale il matrimonio di ogni sposa.

«Ogni anno mi piace presentare una chicca, una proposta un po’ più dirompente e colorata. Quest’anno ho scelto il grigio perla, molto elegante e raffinatissimo. Le proprietà del colore conferiscono all’abito diverse sfaccettature e giocano con la luce nel corso della giornata per un effetto wow assicurato». Alessandro Angelozzi chiosa scegliendo tre parole per descrivere al meglio la collezione bridal 2023, “Love a Vampire”: «femminile, elegante, ricercata. Sono sicuro che saprà fare breccia nel cuore delle nuove spose».

Focus

Mercato immobiliare a Bologna: acquisti sempre più inaccessibili e locazione alle stelle

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Chi vuole comprare casa sotto le Due Torri, incontra sempre più difficoltà nel trovare immobili a prezzi accessibili. Come evidenziato dai dati del rapporto Censis presentato nelle ultime settimane del mese di aprile, la ricerca della casa è in cima alle preoccupazioni dei bolognesi.

Nulla di strano se si pensa che, quando si chiama in causa l’abitazione, si inquadra uno dei più importanti aspetti, se non il più importante in assoluto, per poter parlare di tranquillità per il nucleo familiare.

Il problema delle locazioni

I prezzi delle case alti a Bologna – da aprile 2022 ad aprile 2023, dati alla mano, sono aumentati del 5,65% – non è l’unico nodo critico da considerare quando si traccia il quadro del mercato immobiliare del capoluogo emiliano.

Degna di nota, infatti, è anche la situazione delle locazioni. All’ombra delle Due Torri, l’offerta per gli affitti a lungo termine si avvicina molto allo zero. Bologna, infatti, è una delle città in Italia dove il trend delle locazioni brevi, che hanno ripreso a correre con la fine dell’emergenza sanitaria, ha maggiormente cannibalizzato lo stock immobiliare destinato, invece, a quelle a lungo termine, che hanno un target totalmente diverso.

Gli alloggi in affitto a lungo termine, richiesti soprattutto da studenti e giovani lavoratori anche stranieri, sono talmente pochi da aver portato, nel corso dell’ultimo anno, i prezzi mensili al metro quadro ad alzarsi di oltre il 17%.

Le prospettive sulle compravendite

Tornando con il focus sulle compravendite immobiliari, rammentiamo che, per i prossimi mesi, si prevede una riduzione delle transazioni e una generale stabilizzazione delle quotazioni al metro quadro.

Secondo gli operatori del settore real estate, si avrà a che fare con una contrazione delle operazioni in campo immobiliare soprattutto sulla scia delle difficoltà che sempre più persone stanno incontrando e incontreranno nell’accesso al credito.

Circa il 75% delle famiglie, per acquistare la casa deve infatti procedere alla richiesta di un finanziamento in banca.

Cosa si può dire del quadro attuale dei prezzi? Che se si guarda a zone di particolare pregio, si possono trovare immobili a poco più di 3.000 euro al metro quadro (alloggi non nuovi). Inferiori, anche se di poco, sono le quotazioni in centro. In quella che è una delle zone simbolo di Bologna – i portici del centro felsineo sono Patrimonio UNESCO – è possibile trovare immobili attorno ai 2.700 euro al metro quadro.

Nel corso del mese di aprile 2023, le zone più economiche si sono rivelate quella di Pilastro e di San Donato, con una richiesta media, da parte di chi ha comprato, di 2.605 euro/metro quadro.

Sui colli, invece, si trovano gli immobili più costosi. Le quotazioni del mese di aprile, si sono rivelate pari a una media di 4.185 euro/metro quadro.

Come trovare la casa giusta a Bologna

Sia che si voglia un immobile per viverci con la propria famiglia, sia che si ricerchi una soluzione da investimento, trovare la casa giusta a Bologna può non essere semplice. Se si considera anche la necessità di cercare una casa con una buona efficienza energetica, la cosa si fa decisamente più ostica.

Per fortuna, oggi come oggi esistono strumenti che consentono di ovviare a questi ostacoli. Il principale è il web, piazza caratterizzata da fonti sempre più specializzate. Ricorda che, per esempio, puoi rivolgerti a ImmobiliOvunque.it per trovare appartamenti in vendita a Bologna e provincia.

Il portale appena citato, online dal 2018, si distingue dai competitor per un aspetto su tutti: la presenza esclusiva di annunci scritti e pubblicati da agenzie immobiliari. Ciascuna di esse è corredata con le recensioni di chi ne ha già provato i servizi, in modo da fornire all’utente informazioni chiare in un percorso delicato come quello di ricerca della casa.

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Dieci anni di Ervasia, il bilancio del presidente Umberto Tassoni

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Ervasia, brand di camicie che dalla Val Vibrata ha saputo espandersi anche nei mercati esteri come quello arabo o quello del sud-est asiatico, compie dieci anni e Umberto Tassoni, presidente e direttore del progetto, traccia un bilancio.

TERAMO – A dieci anni di distanza dalla fondazione del brand di moda tutto Made in Abruzzo Ervasia, ecco i primi frutti della scommessa fatta da Umberto Tassoni, presidente e direttore del progetto.

La Ervasia rappresenta una realtà innovativa che, partendo dalla Val Vibrata, è riuscita grazie a caparbietà, energia e perseveranza, ad imporsi come sinonimo di qualità in importanti mercati come quello arabo e nel sud-est asiatico e oggi punta, mantenendo ferme le sue radici nel teramano, a espandersi anche in nuovi mercati internazionali.

Determinante è stata certamente l’esperienza nel settore sartoriale della famiglia Tassoni, operativa sin dal 1953 nella camiceria, ma lungimirante è stata senz’altro l’intuizione di Umberto (terza generazione), che ha creato un ponte tra tradizione e futuro, puntando sull’alta qualità consolidata assieme ad uno stile più accattivante e di tendenza.

Percorso che risulta vincente ed in contro tendenza se lo si inserisce all’interno del contesto socio-economico in cui versa la Val Vibrata, un tempo locomotrice dell’economia regionale e reinserita da alcune settimane nel quadro di Area di Crisi Complessa nazionale proprio con l’obiettivo di riportare sul territorio attività ed investimenti.

«Ho sempre creduto che la nostra Italia abbia un grande potere attrattivo e che si debba puntare su quelle che sono le nostre carte vincenti: la qualità, il bello e il buono che caratterizzano tante realtà del nostro Paese» sottolinea il Tassoni.

«Oggi sono felicissimo di festeggiare, assieme a tutto il mio gruppo e alle persone che ogni giorno lavorano con me, questo importante risultato. Sono infatti fermamente convinto che il futuro sia nella qualità e che ognuno di noi dovrebbe dare un contributo al proprio territorio creando reti sinergiche, strategie di co-marketing per permettere di lavorare in simbiosi, andando così a creare nuove proficue collaborazioni» prosegue Tassoni, che parla di legami territoriali e dell’importanza di questi anche nel contesto economico, sottolineando quanto la scelta di produrre in Abruzzo diventi talvolta difficoltoso in termini di costi ma sia una decisione consapevole che tutta la sua famiglia ha sposato.

«L’augurio che faccio a me ed a tutto il mio staff è quello di continuare a crescere, puntando a festeggiare tutti assieme nuovi traguardi e, perché no, di poter ampliare tutta la realtà aziendale così da creare nuove opportunità di lavoro nella mia Martinsicuro, nel mio Abruzzo, nel territorio a cui sento di appartenere».

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Il candidato Alessio Marcelli: «Valorizzazione del territorio per far ripartire Alba Adriatica»

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TERAMO – Candidato tra le fila della lista “Siamo Alba”, che sostiene la candidatura di Massimo Marconi, il candidato consigliere Alessio Marcelli propone la propria soluzione per il rilancio del territorio. «Alba Adriatica in passato era un’eccellenza dell’offerta turistica regionale, ma nel corso del tempo questa esclusività è andata appannandosi: urge porre rimedio».

Secondo il giovane candidato, bisognerebbe investire in maniera più strutturata sulla comunicazione e sulla valorizzazione delle peculiarità locali: «Abitiamo un territorio bellissimo, variegato e ricco di appetibilità e potenzialità, ma non sempre siamo in grado di presentarlo al meglio. Allo stesso tempo, spesso vengono organizzati eventi e rassegne molto interessanti, che però non vengono promossi come meritano. Tra i miei progetti c’è quello di creare un portale che possa rimanere sempre aggiornato sulle manifestazioni in programma e che sia in grado di informare quotidianamente residenti e turisti su quanto accade nel territorio. Alba Adriatica non è soltanto la città degli albensi, ma anche dei tanti visitatori che anno dopo anno ribadiscono il proprio amore per la nostra splendida città. Anche loro devono essere sempre più coinvolti ed informati».

Alessio Marcelli poi prosegue soffermandosi sulle ricchezze sulle quali concentrarsi: «Alba Adriatica non è solo bella da un punto di vista paesaggistico, ma è anche dotata di tutti i servizi e il territorio è ricco di storia, cultura ed enogastronomia. E’ pertanto necessario sfruttare al meglio questi fattori, muovendosi in direzione delle nuove tendenze. Ad esempio, le persone sono sempre più attente alle tematiche ambientali, come ad esempio quella della mobilità sostenibile. Alba è stata la prima città in Abruzzo a dotarsi di una pista ciclabile, diventando un esempio per gli altri comuni. Riscopriamo questa vocazione e torniamo ad essere una meta turistica d’eccellenza».

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