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Ancona

Torna il sole sulle Marche: si abbassa il livello del Misa, riaperto il casello di Senigallia sulla A14

Comuni del cratere ricoperti di neve. Danneggiati gli stabilimenti balneari a Pesaro.

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L’ondata di maltempo che si è abbattuto sulle Marche è stata meno impietosa di quella del settembre scorso, ma la regione è già alle prese con la conta dei danni da pioggia e vento forte, sulla costa, e da neve, nell’entroterra. Il livello del fiume Misa torna a ad abbassarsi dopo la piena.

ANCONA – La pioggia ha smesso di riversarsi copiosa a terra ed è spuntato perfino un raggio di sole. Tanto basta per tirare un sospiro di sollievo a Senigallia e nell’anconetano, dove la piena del Misa, il cui livello è stato costantemente monitorato, aveva ricominciato a far paura. I negozi avevano installato paratie per evitare che le acque invadessero i locali ed alcuni persone avevano già cercato rifugio nelle strutture d’accoglienza allestite nella sede vescovile.

Eppure sembrerebbero in miglioramento le condizioni meteorologiche sulle Marche, dove comunque il maltempo ha creato diversi disagi e danni. Se la costa è stata flagellata da vento forte e abbondanti piogge, nelle zone interne è caduta, anche abbondante, la neve. Situazione relativamente sotto controllo in tutte le province ora, dove comunque le richieste di intervento ai vigili del fuoco sono state numerose.

La circolazione stradale sta gradualmente riprendendo in maniera regolare, le misure di prevenzione sono state ritirate e il casello di Senigallia sulla A14 è stato riaperto, così come alcune strade e sottopassi che erano rimasti allagati. Domani dovrebbero riprendere regolarmente le lezioni nelle scuole non solo a Senigallia ma anche a Trecastelli, Arcevia ed Urbino, dove erano state chiuse in seguito all’abbondante nevicata.

A spaventare, è stato soprattutto il livello dei fiumi. Alcuni fossi a nord di Senigallia ed il fiume Cesano hanno esondato ed i campi sono stati allagati. Coldiretti lancia l’allarme e parla di «raccolti a rischio».

A Pesaro le mareggiate e le raffiche di vento hanno provocato diversi danni agli stabilimenti balneari, travolti dalla furia delle acque. Cabine, ristoranti e attrezzature sono state investiti dalle onde, riportando danni per migliaia di euro.

Il maceratese invece è stata maggiormente coperta dalla neve, che è caduta abbondante sopra le zone del cratere sismico: le casette Sae, nelle quali vivono ancora migliaia di terremotati in seguito al sisma di più di sei anni fa, sono state ricoperte a Visso, Ussita, Castelsaltangelo sul Nera, Pieve Torina, Muccia e Camerino. Coltre di neve fino ad 80 centimetri.

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Investita e uccisa a Falconara Marittima, si è costituito l’automobilista: «non me ne ero accorto»

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Tragico incidente stradale questa mattina nei pressi di Rocca Priora. Ancora da identificare la vittima. Il corpo è stato trovato da un passante. L’automobilista non si è fermato, ma ha chiamato i Carabinieri in un secondo momento.

ANCONA – A trovarla è stata una residente della zona, che si era recata alla fermata dell’autobus. Ha notato prima alcune macchie di sangue, poi un cappellino, poi una scarpa ed alcuni detrititi lasciati da una macchina. Più in là, ad una decina di metri, c’era quello che inizialmente sembrava un fagotto di abiti gettato a terra. Era invece il corpo di una donna investita e uccisa lungo la via Flaminia a Falconara Marittima, non lontano dalla raffineria Api.

L’impatto si sarebbe verificato intorno alle 7:00 mentre il ritrovamento del corpo è avvenuto verso le 8:00. L’auto che ha travolto la donna, ancora da identificare, non si è fermata, ma qualche ora più tardi il conducente si è presentato ai Carabinieri, sostenendo di non essersi accorto in un primo momento dell’investimento.

Vicino al luogo dell’incidente, la Polizia Locale aveva ritrovato un paraurti, che si sarebbe staccato dall’auto che ha colpito la donna investita ed uccisa stamane a Falconara Marittima. La zona in cui si è verificato l’investimento non presenta strisce pedonali e per i pedoni non è facile attraversare la strada.

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Ancona

Morti sospette nella Rsa di Offida: assolto in Appello l’infermiere accusato di omicidio

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In primo grado aveva ricevuto una condanna all’ergastolo per la morte di 7 anziani, ospiti di una Rsa di Offida. Assolto «perchè il fatto non sussiste». I giudici hanno chiesto l’immediata scarcerazione.

ANCONA – Clamoroso colpo di scena presso la Corte d’Appello di Ancona che ha completamente ribaltato la sentenza nei confronti di Leopoldo Wick ed ha assolto l’infermiere condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio, relativamente all’inchiesta sulle morti sospette in una residenza per anziani di Offida. Secondo i giudici anconetani che hanno chiesto l’immediata scarcerazione «il fatto non sussite».

Nel giugno dello scorso anno invece, il Tribunale di Macerata aveva concordato con le accuse della Procura di Ascoli e lo aveva condannato all’ergastolo per omicidio. Nel mirino degli inquirenti 7 morti sospette, oltre ad altri quattro tentati omicidi. In base alle accuse, Wick avrebbe somministrato dosi letali di farmaci ai pazienti che aveva in cura dal 2017 al 2018.

In Appello la Procura ha chiesto la conferma della condanna, ma la Corte ha ribaltato la sentenza. Arrestato una prima volta nel giugno del 2020 su ordine del Gip di Ascoli, venne rilasciato l’anno seguente dalla corte d’Assise. Poi, nel 2022, il rientro in carcere dopo il ricorso della Procura e la decisione della Cassazione.

Oggi, l’infermiere è stato assolto dall’accusa di omicidio per le morti sospette nella Rsa di Offida. Quando la Corte ha dato lettura della sentenza, l’imputato è scoppiato in lacrime. Oltre all’assoluzione, i giudici hanno revocato i risarcimenti precedentemente stabiliti e condannato le parti civili al pagamento delle spese processuali.

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Ancona

Anziano investito sulle strisce: ricoverato per accertamenti

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Al volante dell’auto che l’ha travolto, una donna di 83 anni che si è immediatamente fermata a prestare soccorso.

ANCONA – Chi ha assistito alla scena ha temuto per il peggio, ma fortunatamente non sarebbero gravi le condizioni dell’anziano classe ‘ 37trasferito all’ospedale Carlo Urbani di Jesi, dopo essere stato investito mentre attraversava sulle strisce pedonali, all’incrocio tra via Largo Grammercato e via Cesare Battisti.

L’incidente è avvenuto intorno alle 10:15. Dopo l’urto, l’uomo è rimasto riverso sull’asfalto. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde, per il trasporto in Pronto soccorso.

Al volante dell’auto che ha investito un anziano sulle strisce pedonali a Jesi, una signora di 83 anni, che si è subito fermata. Praticamente sotto shock, non si dava pace dopo aver visto ni che condizioni si trovava l’infortunato, che però non desterebbero particolari preoccupazioni ai medici.

Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Polizia Locale per i rilievi del caso e per regolare il traffico.

Pierpaolo Mascia

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