Preparatevi a mutare completamente paradigma su medicina, salute e guarigione…la mente e lo spirito finalmente e nuovamente al centro della medicina!
“Cosa penseresti se ti dicessi che prenderti cura del corpo è la cosa meno importante che puoi fare per la tua salute? Che per essere davvero sani sono più importanti altri fattori? Che la chiave della salute non consiste soltanto nel mangiare in modo nutriente, fare esercizio fisico quotidiano, mantenere un peso equilibrato, dormire otto ore, assumere vitamine o farsi visitare periodicamente dal medico? E’ ovvio che questi sono tutti elementi importanti – se vogliamo anche decisivi – per godere di buona salute. Ma se ci fosse qualcos’altro di ancora più importante? Se tu potessi guarire il tuo corpo semplicemente cambiando modo di pensare e sentire? So che sembra un’affermazione radicale, soprattutto sulla bocca del medico. Ma credimi: la prima volta che ho letto le ricerche scientifiche in cui veniva ipotizzata questa conclusione, ero scettica quanto te. E’ fuor di dubbio, pensavo, che la salute del corpo umano sia qualcosa di molto più complesso del semplice ritenersi sani o malati!”
Quando ho ascoltato per la prima volta queste parole ho guardato Valentina Zugravu, la studiosa che mi ha portato nel mondo della dottoressa Lissa Rankin, con aria stupita! Non avrei mai immaginato che da qui sarebbe iniziato un viaggio attraverso le capacità della nostra mente, non solo fino ad ora ipotizzate ma finalmente confermate dalla scienza, che ora voglio condividere con tutti voi!
Albert Einstein, Max Planck, Bruce Lipton, hanno messo a disposizione della scienza le loro scoperte, hanno studiato prima di tutto il funzionamento della nostra mente.
Bruce Lipton, creatore dell’epigenetica, che considera il DNA come un nastro su cui sono registrate tutte le nostre informazioni, inutile senza un apparecchio che consenta di leggerle e l’epigenetica è il lettore nastri di cui necessitiamo… riteneva che i nostri pensieri, le nostre emozioni (negative o positive) determinano la produzione all’interno del nostro cervello di sostanze che attraverso il lavoro di neurotrasmettitori alimentano le ghiandole rilasciando sostanze che possono modificare l’assetto biochimico del nostro corpo.
Secondo questa teoria, che trova riscontri scientifici nel funzionamento neuronale del nostro cervello, se stimoliamo i recettori della mente attraverso pensieri positivi, questi produrranno sostanze che a loro volta genereranno energia positiva di cui il nostro corpo si alimenterà, raggiungendo uno stato di benessere ed equilibrio.
Il pensiero occidentale o occidentalizzato porta ognuno di noi a concentrarsi sul piacere esterno ed è facile per questo, difronte a tali ragionamenti, suscitare ironia o scetticismo. Pensate però alle discipline orientali che perseguono tali insegnamenti da migliaia di anni.
Le scoperte della fisica del ventesimo secolo hanno profondamente cambiato la visione della realtà naturale. La teoria della relatività di Einstein ha dimostrato che la materia è una forma di energia e la meccanica quantistica ne ha evidenziato la natura “ondulatoria”. Per esempio l’atomo può essere descritto come un sistema formato da onde recanti energia ed “informazione”: a questo livello la natura rivela la sua intima intelligenza.
Le teorie più recenti della fisica intendono dimostrare che le quattro forze fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole) sono aspetti di un solo “campo unificato”, come era già stato ipotizzato da Einstein. Quindi è ragionevole cercare la relazione tra la mente dell’uomo ed il campo unificato (corpo – mente – anima), che è l’ambito fondamentale in cui avvengono i fenomeni quantistici.
La coscienza sarebbe una proprietà fisica fondamentale che il cervello saprebbe “evidenziare” ed “elaborare.
Ebbene, perché mai una struttura fisica come il sistema nervoso dell’uomo dovrebbe rimanere estranea alle normali interazioni tra i diversi campi naturali?
Chi nega questa possibilità assume un atteggiamento chiuso, dogmatico e, in sostanza, anti-scientifico. Va sottolineato che l’esistenza di tale effetto, che sembrerebbe comportare una rivoluzione concettuale e filosofica, è comunque compatibile con qualunque convinzione religiosa (in altre parole è accettabile sia dagli atei che dai credenti di qualsiasi religione).
“Ogni nostro pensiero è energia” asserisce la dott.ssa Zugravu, “entrare in contatto con la nostra anima che è eterna, ci proietta verso una dimensione elevata che ci aiuta a comprendere, accettare e modificare il nostro presente.”
D’altronde una straordinaria conferma della possibile influenza della consapevolezza umana su dispositivi fisici è già stata ottenuta nell’ambito del progetto PEAR presso la Princeton University (in particolare a riguardo dei disposivi REG), mentre il neurofisiologo Jacobo Greenberg-Zylderbaum ha dimostrato l’esistenza di influenze reciproche negli elettroencefalogrammi di persone in sintonia emozionali tra di loro.
Per concludere, un amichevole appello agli scettici: l’invito è di stare attenti a sottovalutare o addirittura deridere queste tematiche. Non rischiate di compromettere la vostra credibilità: tenete conto che in un futuro non lontano tutto ciò potrebbe diventare una normale realtà quotidiana!
Oggi siamo abituati a tecnologie straordinarie (Internet, telefoni cellulari, ecc.) che fino a qualche anno fa erano impensabili per la maggior parte delle persone. Ebbene, è possibile che il futuro della ricerca si sposti nella direzione indicata da questo articolo, visto che i fenomeni citati, sebbene sorprendenti, sono già stati verificati e risultano attendibili e reali.